Politica

La crisi del gas

Sanzioni, sondaggio a sorpresa: cosa vogliono fare gli italiani

La rilevazione di Termometro Politico sulle sanzioni alla Russia: la maggioranza vuole rivederle

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La domanda era semplice semplice: davanti all’impennata del prezzo del gas e dell’inflazione, secondo lei si dovrebbero togliere le sanzioni alla Russia? Per analizzare la risposta degli italiani, forse, non necessitava neppure un sondaggio vero e proprio. Bastava nasare l’aria. Però Termometro Politico ha realizzato uno studio dunque è bene leggerne i dati.

Per la maggioranza degli italiani, infatti, quasi sette mesi dopo l’inizio della guerra in Ucraina, dopo le sanzioni, le controsanzioni, la chiusura di North Stream 1 e l’impazzimento delle bollette, è arrivato il momento di distendere i rapporti con Mosca. Secondo il 51,1% degli intervistati è giusto o giustissimo alleggerire le sanzioni contro il Cremlino: per il 28% non avremmo mai dovuto farle, per il 23% invece “è stato comprensibile a febbraio reagire all’invasione di Kiev, ma ora è meglio rivedere l’atteggiamento verso la Russia”. Contrari restano invece quelli secondo cui dovremmo mantenere il punto (19,8%) e quelli che “dovremmo essere più duri con Mosca” (24,3%).

Visto l’andamento della campagna elettorale, superate le inutili polemiche sul ritorno del fascismo, i dibattiti tra candidati sembrano ora concentrarsi sulla crisi del gas. Massimiliano Romeo, uno dei big della Lega, intervistato dal nostro sito ha invitato l’Italia a rivedere le sanzioni perché “senza gas non ce la faremo”. Lo stesso ha fatto Matteo Salvini al forum di Ambrosetti a Cernobbio. E il motivo potrebbe trovarsi proprio in questo sondaggio. In fondo tra pace e condizionatori già da tempo gli italiani sembravano aver scelto i secondi. Ma soprattutto quando la crisi energetica arriva al punto in cui la Germania è costretta a varare un piano di aiuti da 65 miliardi e l’Italia studia razionamenti sull’uso del gas, era prevedibile che alcuni italiani potessero cambiare posizione sulle sanzioni. Oggi il sondaggio lo certifica.

Nota metodologica

Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 5500 interviste raccolte tra il 30 agosto e il 2 settembre 2022.