Sardegna, le schede contestate sono 5mila. Si avvicina la “soglia riconteggio”

Lo staff di Alessandra Todde ostenta sicurezza: “Ribaltone impossibile”. Cautela da Truzzu. E Meloni: “Il risultato è meno peggio di quello che sembrava”

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Sardegna Todde Truzzu

Il centrodestra spera, anche se non si fa illusioni. Le possibilità di un ribaltamento del risultato delle elezioni regionali in Sardegna, dopo l’ultimo conteggio delle schede elettorali che ha ridotto il vantaggio del “campo largo” (Pd-M5S-Avs) a soli 1400 voti, forse 800, sono comunque poche. Ma certo più concrete di una settimana fa, quando il distacco tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu era di oltre 2600 schede.

Secondo quanto riferito da ‘L’Unione Sarda‘, le parole di Giorgia Meloni sono state chiare: “Aspettiamo poi vediamo cosa fare, mi pare che si stia assottigliando lo scarto, le cose sono andate meno peggio di come sembrava”. La leader di Fratelli d’Italia, attualmente in missione istituzionale in Canada, ha espresso queste considerazioni da Toronto, sollevando quindi ipotesi di ulteriori sviluppi. Sulla stessa linea anche Truzzu: “Sono abituato a commentare i dati reali, non le ipotesi. Quando potremo disporre dei dati definitivi faremo tutte le valutazioni del caso. E a quel punto, se lo scarto sarà minimo, decideremo”. Insomma: nulla è escluso, anche la richiesta di un riconteggio ufficiale. Senza contare che i consiglieri non eletti, magari per una manciata di voti, potrebbero ricorrere autonomamente alle carte bollate: qualcuno ha già chiesto un accesso agli atti.

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Molto dipenderà dallo scarto finale ufficiale. Analizzando i dati delle 22 sezioni che ancora stanno scrutinando, lo staff della Todde stima un vantaggio di 1400 preferenze, una cifra ridotta di oltre un migliaio rispetto alle prime valutazioni della notte del 26 febbraio. “La destra non potrà mai ribaltare il risultato”, assicurano. Diversa la lettura dei rivali, secondo cui i controlli di queste ore potrebbero portare lo scarto sotto i mille voti, una soglia psicologica che potrebbe far scattare la richiesta di riconteggio dopo la vidimazione dei risultati reali da parte della Corte di Appello di Cagliari. Salvatore Deidda, deputato FdI, lo ha spiegato al Corriere: “Prima vediamo come si conclude lo spoglio e poi decideremo il da farsi. Perché è chiaro che un conto è un margine di 1500-1200 voti, altro è 800-700. Noi, comunque dobbiamo vigilare per garantire anche il rispetto dei quozienti che fanno scattare o no un consigliere in più. Non è un aspetto trascurabile”.

La legge elettorale della regione Sardegna, come noto, non richiede un ampio margine di vittoria: basta anche un solo voto in più per decretare il presidente della Regione e l’attribuzione del premio di maggioranza. Tuttavia, qui parliamo di un distacco risicato e la presenza di oltre 5mila schede elettorali contestate, secondo ‘L’Unione Sarda‘, potrebbe fare la differenza.

Franco Lodige, 3 marzo 2024

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