Cronaca

“Sareste stati con Hitler”. Che smacco lo spot che inchioda le Ong su Israele

Nel Giorno della Memoria sulla Piramide Cestia appare un atto di accusa contro l’ipocrisia di Amnesty&co

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Nella notte del Giorno della Memoria, dedicato al tributo delle innumerevoli vittime dell’Olocausto, la città di Roma è stata scenario di un atto provocatorio che sta scatenando un acceso dibattito. Sulla superficie della storica Piramide Cestia e su altri edifici emblematici della Capitale, sono stati proiettati slogan molto critici verso alcune Ong per le loro posizioni assunte su Israele dopo il 7 ottobre e la conseguente guerra a Gaza.

“Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz – si legge nel cartellone – vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere. Buon giorno della memoria”.  Un atto di accusa chiaro, limpido, preciso contro il comportamento ipocrita di alcune organizzazioni non governative e associazioni umanitarie verso lo Stato di Israele, tra cui Amnesty International, Emergency, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI), Medici senza Frontiere e la Croce Rossa Internazionale. Il sottotesto è: parlate tanto di Memoria, condannate le deportazioni, ma poi fate ignobili paragoni tra quanto avvenuto con il nazismo e la guerra che Israele sta conducendo contro Hamas.

“La sfida di memoria riguarda i contenuti e la coerenza”, spiega bene infatti la presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segi. “Coerenza che si appella alla dignità e al rispetto dei sopravvissuti verso i quali da un lato si esprime grande affetto e vicinanza, con pianto e commozione, e poi ci si gira e li si accusa loro, Israele e gli ebrei del genocidio parallelo“. Ma “genocidio, lager, affamare, nazista sono parole che hanno significati ben precisi incisi sulle nostre ferite”, aggiunge, “e non possono essere lanciate per esprimere dissenso politico e denunciare fenomeni mai esistiti”.

Le reazioni delle organizzazioni coinvolte non si sono fatte attendere. Riccardo Noury, voce di Amnesty International in Italia, ha vivamente criticato l’abuso del logo dell’organizzazione in tale contesto, definendolo come “il più ignobile degli atti”. “L’antisemitismo è una violazione dei diritti umani grave e diffusa e accusare un’organizzazione per i diritti umani di violarli è ridicolo oltre che grave”, ha affermato Noury. “In una giornata come questa dedicata alla memoria e al rispetto delle vittime e dei sopravvissuti alla Shoah, questa azione è veramente spregevole”.

Infuriata pure l’ANPI, che per bocca del suo presidente Gianfranco Pagliarulo ha espresso forte sdegno per quello che considera un “delirio vile e provocatorio”. Il sonno della ragione, oltre ai mostri, genera anche alcuni imbecilli – dice il partigiano in chief – Un vile e provocatorio delirio che si qualifica da sé essendo anonimo. Auspico che le autorità individuino al più presto gli autori. Mi spiace per loro, ma oggi è un Giorno della Memoria alla luce dell’unità e della responsabilità”.

Anche la Croce Rossa Italiana, rappresentata dal presidente Rosario Valastro, ha preso le distanze dall’accaduto, sottolineando l’incessante impegno umanitario dei propri volontari in missioni di soccorso e assistenza a livello internazionale. Valastro ha rimarcato la neutralità dell’organizzazione e la sua dedizione a prestare aiuto senza discriminazione, condannando ogni forma di odio ed evidenziando come il rispetto della dignità umana rappresenti un principio imprescindibile.