Aveva detto di volerci mettere il corpo, di fare scudo con la sua presenza alle navi Ong cariche di immigrati. E alla fine il corpo ce lo metterà ma in porto e per presentare un suo libro. Roberto Saviano si imbarcherà sulla nave Open Arms ormeggiata a Napoli per presentare la sua ultima fatica letteraria, In mare non esistono taxi, edita da Contrasto. Roberto Saviano, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, ha così presentato l’iniziativa e il «blitz» a bordo del vascello della Ong spagnola: «Per me è davvero super emozionante. Innanzitutto ritorno a Napoli, cosa non facile per me e sempre carica di emotività».
Poi Saviano ha lanciato il suo anatema contro chi critica le Ong: «Quella nave ha salvato migliaia di persone e combatte la valanga di fango e di bugie che vengono sistematicamente dette su queste ambulanze del mare». La presentazione a bordo della nave, prosegue lo scrittore, «per me ha un significato importantissimo. Napoli è città che resiste aprendo i porti: esserci è un momento di sintesi. Dobbiamo ragionare su questa propaganda continua che ha il solo obiettivo di distrarre dai reali temi che non sanno affrontare, da quelli fiscali a quelli economici, passando per la sicurezza e la gestione dei migranti. Preferiscono togliere diritti e millantare accuse».
L’unico rischio è che sia tutta propaganda (di se stesso e dei propri libri).
Alessandro Gnocchi, 21 giugno 2019
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