Esteri

Sbarca e colpisci: il raid segreto d’Israele in Libano. Chi hanno preso?

Il video mostra il momento in cui i commando israeliani entrano in azione dopo lo sbarco. Poi la fuga sui gommoni

Sono molte le notizie che arrivano dalla guerra in corso che Israele sta affrontando su più fronti dopo, anche se viene dimenticato da praticamente tutti gli organi di stampa, essere stata aggredita il 7 ottobre 2023 da Hamas.

Le notizie di bombardamenti si susseguono a ogni ora al punto che sembrano diventati una sorta di macabra normalità.

Bombardamenti aerei in Libano in attesa della tanto propagandata risposta iraniana alla risposta della risposta al primo bombardamento iraniano su Israele (sembra un gioco di parole ma purtroppo non lo è) e il continuo lancio di missili sul nord di Israele.

Per esempio ieri a Tira, città arabo israeliana, un missile terra terra ha distrutto un paio di palazzi e mandato all’ospedale una ventina di persone.

Dicevamo: fra un bombardamento e l’altro c’è stata una notizia che ha fatto in qualche modo scalpore.

Secondo i media libanesi, un’unità di oltre 25 soldati tra cui marines e sommozzatori ha effettuato uno sbarco sulla spiaggia di Batroun, tra Beirut e Tripoli, e si è poi avvicinata uno chalet vicino per prendere prigioniero un individuo libanese che è poi stato portato sulla riva imbarcato su gommoni che hanno preso il largo a velocità sostenuta.

Si pensa che a effettuare l’operazione siano state le forze speciali della Marina Shayetet 13 o dell’esercito Sayeret Matkal o entrambi in un’azione combinata.
Secondo il canale saudita Al-Hadath, l’individuo arrestato a Batroun, è un Comandante dell’organizzazione terroristica di Hezbollah di nome Imad Amhaz. Nella foto indossa l’uniforme della marina iraniana.

Ufficialmente Israele tace sull’accaduto anche se alcuni funzionari hanno rilasciato in forma anonima dichiarazioni di conferma dell’accaduto.

Particolari più importanti sulla vicenda, compreso chi è esattamente Imad Amhaz, li sapremo solamente nelle prossime ore. O non lo sapremo mai.

Michael Sfaradi, 2 novembre 2024