Cronaca

“Sbirri di m…”, “Infami”. Ecco il video che Schlein non vi mostra

A Pisa scontri tra polizia e studenti. Impedito l’accesso ad una piazza del centro. La sinistra insorge ma i sindacati: “Perché dobbiamo subire questi attacchi?”

polizia pisa studenti

Avete presente gli scontri di ieri a Pisa e Firenze, le polemiche contro la polizia e i manganellatori? Avete presente le proteste di Elly Schlein e Giuseppe Conte, la prima a parlare di “clima di repressione” e il secondo di “immagini preoccupanti”? Ecco: mentre c’è chi ipotizza un “governo dal manganello facile” e chi uno “stato di polizia”, c’è forse un video che dovreste vedere su quanto successo a Pisa.

Questo. Si sentono i “bravi ragazzi” di Pisa ricoprire di insulti gli agenti schierati e fermi sulle loro posizioni intenti ad impedire che gli studenti, radunatisi per un corteo non autorizzato, entrassero nella piazza loro interdetta. Ai poliziotti sono riservati complimenti tipo “‘a sbirro de merd*”, “a infame”, “coglione” mentre si sente chiaramente che sono i manifestanti (esponenti dei giovani comunisti di “Cambiare rotta Pisa”) a pretendere di passare lì dove era evidente uno sbarramento delle forze dell’ordine. Un poliziotto del posto al Giornale.it ha ricostruito quanto successo: “Gli agenti sono stati schiacciati contro il mezzo della polizia e per liberarsi dalla morsa hanno dovuto per forza fare un’azione di alleggerimento, dapprima con gli scudi e poi, non riuscendo a fermare i manifestanti, con qualche manganellata”.

Quanta ipocrisia. “Cercasi senatore o deputato che presenti un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell’Interno perché i reparti schierati e fermi sulle loro posizioni debbano subire questi attacchi fisici e poi verbali da questi delinquenti”, si chiede Pasquale Alessandro Griesi, coordinatore nazionale Reparti Mobili Fsp Polizia di Stato. “Se sono stati commessi degli errori il ministero interverrà”, ha assicurato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Bisogna ricordare però che era una manifestazione non autorizzata, dove c’erano anche le bandiere dei Cobas”, ha aggiunto Tajani, “e si stavano dirigendo anche verso il cimitero israelitico e verso la sinagoga, che sono luoghi protetti e a rischio di attentati. Dare dei ‘figli di puttan*’ ai poliziotti non va bene”. Il deputato di FdI, Giovanni Donzelli, ricorda invece che “manifestare è un diritto che deve essere garantito, ma nel rispetto delle regole. Tentare di marciare sulla Sinagoga di Pisa o tentare di assaltare il Consolato Usa a Firenze non sono diritti, ma gesti violenti. Preoccupato che Pd difenda quelle manifestazioni”.

Negli scontri pisani sono rimasti feriti due agenti e 11 manifestanti. Secondo la questura lo sbarramento serviva ad evitare “azioni dimostrative in concomitanza di obiettivi sensibili quali la sinagoga, il cimitero ebraico o la Torre pendente”. Il dipartimento di pubblica sicurezza, invece, ha fatto sapere che “gli episodi di scontro con i manifestanti e con gli studenti fanno emergere le difficoltà operative di gestione, durante i servizi di ordine pubblico, di possibili momenti di tensione determinati dal mancato rispetto delle prescrizioni adottate dall’Autorità ovvero dal mancato preavviso o condivisione dell’iniziativa da parte degli organizzatori”. Non solo. “L’impegno è da sempre proteso a garantire il massimo esercizio della libertà di manifestazione e nel contempo ad assicurare la necessaria tutela degli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale. Quanto verificatosi nelle città di Firenze e di Pisa costituirà, come sempre, momento di riflessione e di verifica sugli aspetti organizzativi e operativi connessi alle numerose e diversificate tipologie di iniziative, che determinano l’impiego quotidiano di migliaia di operatori delle forze dell’ordine”.