Il Governo si è occupato di Imu con una sola misura, molto limitata, contenuta nel “decreto rilancio”, che elimina l’obbligo del pagamento della prima rata dell’imposta per una serie di immobili utilizzati per attività turistiche “a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate”. A parte la condizione introdotta, che ne impedirà l’applicazione per molti alberghi, la norma “dimentica” una categoria di soggetti che stanno soffrendo allo stesso modo di quelli agevolati e che come gli altri hanno consentito di far crescere il prodotto interno lordo italiano attraverso l’ospitalità a turisti italiani e stranieri: i proprietari di case locate a fini turistici. Perché questa discriminazione? Dopo averli caricati di obblighi, di loro ci si dimentica proprio quando c’è bisogno di sostenerli?
Dell’Imu e delle sue assurdità si potrebbe parlare e scrivere per ore. Una cosa, però, è certa. Se nessuno interverrà, i Comuni si preparino: il 16 giugno i conti non torneranno. E non si tratterà di evasione fiscale.
Giorgio Spaziani Testa, 3 giugno 2020