Commenti all'articolo Scandalo alla Stampa: il governo elimina l’ultima restrizione Covid
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15 Commenti
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Marco
9 Agosto 2023, 2:04 2:04
I pezzi di m e r d a, mi devono 3 anni di vita, io non dimentico tutte le loro porcate
Pigi
8 Agosto 2023, 22:25 22:25
Sono quelli che cantavano nei balconi, che riprendevano il vicino perché la mascherina non copriva il naso. quelli che durane il nazismo denunciavano il vicino ebreo o erano spie della Stasi nella DDR.
Le patocrazie si appoggiano sempre alla quota di popolazione psicopatica, lo 0,6%.
Giancarlo 2021
8 Agosto 2023, 15:03 15:03
Bene. Adesso aspettiamo che tolga anche le altre restrizioni del politicamente corretto e, delle cancellazioni culturali, delle inclusioni che escludono e della censure in nome delle libertà violate!
Rizzi
8 Agosto 2023, 11:53 11:53
O più semplicemente, i giornali non si limitavano a ospitarli ma ne creavano l’esistenza dal nulla. In vari casi quando i media si sforzano di parlare di “fenomeni di massa” non si tratta nemmeno di minoranze, ma di virtuali inesistenze.
ChiaraM
8 Agosto 2023, 11:48 11:48
Ieri sul giornale locale due paginate piene di COVID, ma per dire che sono pochi casi, non c’è da preoccuparsi, tutto sotto controllo.
Un ritorno al passato?
Altro modo del terrorismo. Per ore è così, ma stiamo all’erta che il virus non è morto, sottinteso: tenetevi pronti!
:-(
LeLe68
7 Agosto 2023, 21:50 21:50
La più grande operazione di marketing della storia umana e finita questa, ne comincia un’altra.
I pezzi di m e r d a, mi devono 3 anni di vita, io non dimentico tutte le loro porcate
Sono quelli che cantavano nei balconi, che riprendevano il vicino perché la mascherina non copriva il naso. quelli che durane il nazismo denunciavano il vicino ebreo o erano spie della Stasi nella DDR.
Le patocrazie si appoggiano sempre alla quota di popolazione psicopatica, lo 0,6%.
Bene. Adesso aspettiamo che tolga anche le altre restrizioni del politicamente corretto e, delle cancellazioni culturali, delle inclusioni che escludono e della censure in nome delle libertà violate!
O più semplicemente, i giornali non si limitavano a ospitarli ma ne creavano l’esistenza dal nulla. In vari casi quando i media si sforzano di parlare di “fenomeni di massa” non si tratta nemmeno di minoranze, ma di virtuali inesistenze.
Ieri sul giornale locale due paginate piene di COVID, ma per dire che sono pochi casi, non c’è da preoccuparsi, tutto sotto controllo.
Un ritorno al passato?
Altro modo del terrorismo. Per ore è così, ma stiamo all’erta che il virus non è morto, sottinteso: tenetevi pronti!
:-(
La più grande operazione di marketing della storia umana e finita questa, ne comincia un’altra.