Lo scandalo CSM-Lotti ci dimostra che una parte della magistratura (purtroppo quella di vertice) ha varcato il suo Rubicone, il Paese, oltre al “debito finanziario” di cui tanto si parla, è in una situazione drammatica, è in debito di ossigeno morale. Nel mondo digitale nel quale siamo destinati a vivere, a questo punto, con le sconce leadership che ci ritroviamo, le persone perbene devono difendersi, non solo con i principi della morale, ma anche con la tecnologia. Una persona normale, banalmente perbene come io mi considero, non può più fidarsi dello Stato e dei suoi organi. Lo trovo culturalmente inaccettabile. Quindi devo tutelarmi da solo, e come se non “privatizzando” la giustizia? Siamo a questo punto.
Che fare? Voglio armarmi, voglio un tutor tecnologico personalizzato. Sono pronto a fare da cavia per una sperimentazione. La Magistratura doti il mio cellulare di un Trojan certificato. Perderò la mia privacy? Certo, ma io l’ho già persa: quei criminali di Silicon Valley mi rubano i dati, tutto sanno di me, ed io nulla di loro, eppure continuo a firmare, da perfetto idiota, osceni moduli di privacy. Con il mio tutor finalmente sarò protetto dai malvagi. Pensate se il mio ex collaboratore (che ha avuto la sua vita, fisica, morale, economica, rovinata per sempre, solo per essere stato un cittadino esemplare) avesse avuto un suo Trojan certificato! Oggi sarebbe ancora AD di quella società, i suoi superiori e i potenti sarebbero in galera (forse), di certo l’Italia sarebbe un paese migliore.
Riccardo Ruggeri, 22 giugno 2019