Attualmente nei frigoriferi degli ospedali italiani ci sarebbero solo 500 dosi rimaste. Le regioni che ne hanno di più le spediscono a quelle rimaste a secco. Ma la coperta è decisamente corta. “I pochi che ci sono arrivati, in tutto 12, li abbiamo esauriti tutti, mi risulta che non ce ne sia uno in tutto il Piemonte, speriamo davvero arrivino lunedì”, dice al Fatto il responsabile del sevizio farmaceutico dell’Ospedale Maggiore di Novara. Forse domani arriveranno altre 5mila dosi, una boccata d’ossigeno. Ma basteranno? Omicron si diffonde, i contagi aumentano, ed evitare che i pazienti “a rischio” sviluppino la malattia grave sarebbe cosa buona e giusta.
Si spera non ne debbano servire di più. In tal caso rivolgersi all’azienda servirebbe a poco: gran parte delle scorte prodotte infatti sarebbero state comprate dagli Stati Uniti. Scrive il Fatto che gli Usa avrebbero ordinato 500mila dosi, un numero enorme che ovviamente fa finire tutti gli altri in fondo alla lista. Anche l’Italia, che in teoria quel farmaco lo produce in casa. E che invece lo vede partire alla volta dell’America.