Colpo di scena: l’esecutivo della Federazione Internazionale di Scherma (FIE) ha deciso di riammettere al Mondiale l’atleta ucraina Olga Kharlan. La decisione arriva dopo che Kharlan era stata sospesa per essersi rifiutata di dare la mano all’avversaria russa, dopo averla battuta in pedana. Una giravolta in poche ore che ha dell’incredibile.
La mano tesa in pedana
La campionessa ucraina ha avuto un confronto incandescente con la russa Anna Smirnova nel tabellone 64 di sciabola femminile ai Mondiali di scherma di Milano. Kharlan ha trionfato su Smirnova con un punteggio decisivo di 15-7. Tuttavia, dopo la competizione, Kharlan ha solo esposto la sciabola, un saluto che è stato inizialmente “convalidato” dall’arbitro. Tale mancato saluto ha infiammato gli animi: l’avversaria ha protestato sedendosi per lunghi minuti in pedana, portando così alla sospensione di Kharlan dal torneo.
Nonostante la sua vittoria in pedana, dunque, Kharlan è comparsa come “esclusa” nel tabellone ufficiale, con conseguente passaggio del turno per la bulgara Yoana Ilieva. La FIE ha considerato non conforme al protocollo il mancato saluto con la mano di Kharlan alla russa nel primo turno, assegnandole un cartellino nero e privandola di conseguenza della possibilità di gareggiare per la squadra ucraina e conquistare punti fondamentali per qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi.
La marcia indietro
Poi la giravolta. Dopo il richiamo del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che ha sollecitato maggiore comprensione per gli atleti ucraini in vista degli eventi attuali, la FIE ha ritrattato, riconoscendo all’atleta la “buona fede” (il protocollo Covid consentiva di mostrare solo la sciabola), permettendo così a Kharlan di partecipare alla prova a squadre con le sue compagne. La controversia aveva attirato l’attenzione del governo italiano con Andrea Abodi, il ministro per lo sport, che aveva chiesto delucidazioni a Coni, Federscherma e al comitato organizzatore dei Mondiali. La FIE prevede di spiegare tutto in una conferenza stampa prevista per la serata, alla quale parteciperà anche l’atleta ucraina, cercando di porre fine ad una situazione che ha sollevato più di qualche polemica nel mondo dello sport.
Ira del comitato olimpico russo
Ovvie le proteste dei russi. Secondo Stanislav Pozdnyakov, presidente del Comitato olimpico russo, il Cio “ha mostrato chiaramente la sua doppiezza. La dichiarazione in questione indica che il Cio ha scelto una posizione nel conflitto politico, iniziando ad agire nell’interesse di una parte. L’olimpismo viene ufficialmente reso uno strumento controllato dall’esterno nell’interesse di un ordine geopolitico per neutralizzare i nostri cittadini e le nostre organizzazioni sportive”.
Olga Kharlan andrà alle Olimpiadi
Non solo. L’atleta ucraina, dopo il polverone di polemiche, ha avuto rassicurazioni dal Cio sulla sua presenza ai Giochi di Parigi 2024. Thomas Bach, numero uno dello sport mondiale, ha fatto sapere che verrà fatta un’eccezione appositamente per lei. “Cara Olga, da collega schermidore, è impossibile immaginare come tu ti senta in questo momento – scrive Bach in una lettera pubblicata dal ministro dello Sport ucraino, Vadym Gutzeit – La guerra contro il tuo Paese, la sofferenza della gente ucraina, l’incertezza sulla tua partecipazione ai Mondiali di scherma a Milano, i conflitti interiori che tu e molti dei tuoi connazionali potreste avere e quindi gli eventi che sono accaduti ieri, una montagna russa di emozioni. È ammirevole come stai gestendo questa situazione incredibilmente difficile e voglio esprimere il mio completo supporto nei tuoi confronti”.