“Schiacciare i no vax”. Ancora bufera su Brunetta

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A distanza di alcuni giorni fanno ancora molto discutere le affermazioni del ministro Renato Brunetta che in un meeting a Venezia aveva definito il green pass uno “strumento geniale” per “schiacciare gli opportunisti” e a proposito dei tamponi aveva parlato di “costo psichico”. “Fatevi infilare dentro il naso fino al cervello i due cotton fioc lunghi…”, aveva detto alla platea per rendere ancor meglio il concetto. Ma riascoltiamo dalla bocca dello stesso Brunetta la spiegazione integrale del suo “modello comportamentale” in questo video.

 

Pochi giorni fa lo stesso ministro, a seguito delle numerose critiche che gli erano piovute addosso, ha affidato la propria difesa ad un lungo post di Facebook in cui non è sembrato minimamente pentito delle sue uscite e, anzi, è andato all’attacco di quei commentatori, che a suo dire, avevano travisato le sue parole. 

“Con riferimento a interpretazioni inesatte e fuorvianti delle mie parole – ha vergato sul suo profilo social – chiarisco di non aver mai auspicato “lo schiacciamento dei non vaccinati ai margini della vita sociale”, come erroneamente riportato da qualche commentatore. Ho invece sottolineato, nell’ambito di un ampio intervento pubblico, lo scorso 10 settembre, come l’obbligo del green pass faccia crescere la propensione a vaccinarsi aumentando il costo della non vaccinazione per “uno zoccolo di opportunisti” e ho evidenziato come, in questo senso, il green pass abbia l’obiettivo di “schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli di non influenza sulla velocità di circolazione del virus”. Concetto ben diverso dalla malevola affermazione che qualcuno strumentalmente vorrebbe attribuirmi.  Troppo facile manipolare dichiarazioni o frasi, segno che non ci sono altri argomenti. Lo ribadisco: per me il green pass è uno strumento di libertà e responsabilità, contro ogni egoismo e opportunismo.

Al netto di polemiche politiche e presunte manipolazioni, che cosa rappresenti il lasciapassare per Brunetta e per tutta Forza Italia è ormai chiaro da tempo. Lo ribadisce nel post: uno strumento di libertà. E di responsabilità. Il ministro avrebbe forse potuto risparmiarsi quell’uscita di cattivo gusto sul “costo psichico” dei tamponi, con tanto di gestualità non proprio elegante, ma tant’è. 

Una cosa a Brunetta però va detta: chi è contrario al green pass non è né egoista né opportunista. Semmai può definirsi come un inguaribile ottimista, per non dire illuso, che come il filosofo greco Diogene, gira ancora con la sua lanterna alla ricerca di un vero liberale dentro Forza Italia.

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