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Schlein, guarda e impara: in Germania è nata la sinistra anti-sbarchi

Stop all’immigrazione indiscriminata e all’integralismo green: ecco perché Bsw traccerà un solco a Berlino

Schlein Germania Migranti © pananba tramite Canva.com

Il buonsenso esiste anche a sinistra, il problema è che non parliamo di quella italiana. Lo spiraglio di luce arriva dalla Germania, dove è nata l’Alleanza Sahra Wagenknecht, anche nota con l’acronimo Bsw: nato lo scorso giugno da una scissione di Die Linke, il partito sta raccogliendo ampi consensi e i perchè sono piuttosto evidenti. A differenza degli altri movimenti rossi, la “Bundnis” parla con il popolo e visita le periferie. In altri termini, ascolta. Non si tratta di un’azione simbolica o di facciata, ma di un metodo necessario per comprendere i problemi degli ultimi. Emblematica la posizione sull’immigrazione: la Bsw è anti-sbarchi, con buona pace di tutti i compagni buonisti pronti ad accogliere mezza Africa.

A differenza di chi è al governo, favorevole all’immigrazione indiscriminata (basta che sia in altri Paesi europei), l’Alleanza Sahra Wagenknecht ha le idee chiare sul fenomeno: è fondamentale limitare l’ingresso degli immigrati. Per semplificare: la stessa ricetta della destra. Distante dai rigidi principi di Die Linke, la nuova forza di sinistra ha sposato principi coerenti, concreti, di spirito pratico. Il ragionamento è vincente, con buona pace delle ong del caso: l’immigrazione viene utilizzata per abbassare i salari e chi vuole rappresentare i lavoratori non può tifare per la forza lavoro a basso costo. Realismo, non favolette.

Un insegnamento per tanti, anche per la sinistra italiana: date le difficoltà incontrate negli ultimi mesi, a Elly Schlein farebbe parecchio bene un bagno di realtà. Anzichè immaginarsi il pericolo fascismo o parlare di Telemeloni, qualche ragionamento di buonsenso apporterebbe benefici alla linea del Partito Democratico, sin qui bocciata dagli italiani. I dem potrebbero tornare a visitare le periferie, capire le problematiche dell’immigrazioni selvaggia a partire dal contributo al degrado. Ma non è tutto. La linea sull’immigrazione non è la sola cosa apprezzata dai tedeschi. La Bsw sta ottenendo ottimi riscontri anche per le critiche rivolte alla transizione verde e per il sostegno agli agricoltori. Contrariamente al resto della sinistra tedesca e non, ha stroncato senza mezzi termini l’integralismo sulle questioni green, sottolineando le grandi difficoltà incontrate da diversi settori, a partire dai già citati contadini, che in queste settimane stanno invadendo le città con trattori e mezzi pesanti di ogni tipo.

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Determinazione, obiettività e sostanza. La Bsw non è la sinistra all’italiana, quella degli intellettuali e del mondo Lgbt, ma è la sinistra che parla di salari, di povertà, di sicurezza. E attenzione: non parliamo di un partitino del 2 per cento. Gli ultimi sondaggi ufficiali parlano chiaro: l’Alleanza Sahra Wagenknecht si attesta al 14 per cento, cifra non distante a quella del Pd schleiniano. Ieri si è tenuta a Berlino, al centro Kino Kosmos (ex cinema più grande della Ddr), la prima conferenza del partito per definire programma e liste per le elezioni europee di giugno. Anche da questo punto di vista c’è grande discontinuità rispetto alla sinistra tradizionale: la bozza di manifesto è fortemente critica dell’Ue e chiede l’uscita della Germania dalle politiche sul clima europee. “Nella sua forma attuale, l’Unione europea è negativa per l’idea europea”, il mantra. Destra allo stato puro. O semplicemente buonsenso. Schlein guardi e impari.

Massimo Balsamo, 28 gennaio 2024