Politica

Schlein sveglia, anche Kamala col pugno duro contro i clandestini

Il viaggio della candidata dem al confine con il Messico: “Più controlli alla frontiera”

“Il popolo americano merita un Presidente che si preoccupi più della sicurezza dei confini che di fare giochi politici”. Queste sono le parole di Kamala Harris, la candidata dem alla casa bianca, che ieri nel suo viaggio al confine con il Messico ha ribadito la sua politica di difesa dei confini.

Farò di più per rendere sicuro il nostro confine per ridurre gli attraversamenti illegali delle frontiere, prenderò ulteriori provvedimenti per far rispettare il confine. Coloro che attraversano illegalmente i nostri confini saranno fermati e allontanati e gli sarà impedito di rientrare per cinque anni. Perseguiremo accuse penali più severe contro i trasgressori recidivi e chi non farà una richiesta di asilo in un punto di ingresso legale, attraversando illegalmente il nostro confine, sarà escluso dal ricevere asilo.”

È curioso il modo in cui viene affrontato il fenomeno migratorio dalle sinistre negli altri Paesi, decisamente meno ideologico e più pragmatico dei nostri democratici. Kamala definisce la sicurezza dei confini un obiettivo prioritario, parlando anche di sovranità nazionale, termine che a casa nostra è molto difficile sentire uscire dalla bocca di un sinistro. La candidata dem sostiene di comprendere che il motivo che spinge molti a emigrare è la disperazione, ma ribadisce che “il sistema deve essere regolato e sicuro”, insomma, disperati o no, senza permesso non si entra.

Quasi come nel nostro Paese, con l’unica eccezione che da noi vai a processo, Salvini docet. Fa uno strano effetto sentire una democratica affrontare in modo così perentorio un tema come l’immigrazione, dalle nostre parti siamo abituati ad una sinistra dai toni decisamente più miti, sentire la Schlein parlare di sicurezza dei confini desterebbe più sconcerto di una bestemmia da parte del Papa.

Eppure non c’è bisogno di andare troppo lontano per trovare delle sinistre più pragmatiche, basti vedere il laburista Starmer, premier britannico, il quale ha mostrato forte interesse nei confronti della politica migratoria adottata da Meloni. Oppure la chiusura dei confini in Germania da parte del cancelliere Scholz, che impaurito dall’avanzare dell’estrema destra sta adottando un approccio sempre più rigido nei confronti dei clandestini. Insomma, sicurezza e approccio all’immigrazione stanno acquisendo un peso sempre più determinante in campagna elettorale, l’hanno capito negli Stati Uniti e lo stanno iniziando a capire anche in Europa, ma non in Italia.

Infatti, pochi giorni fa, il sindaco di Milano, Beppe Sala, all’evento de Il Giornale ha avuto il coraggio di affermare che “la sicurezza non sia un tema da campagna elettorale”. Effettivamente Milano è una città talmente sicura che viene difficile pensare che un tema come la sicurezza muova consensi, meglio dedicarsi alle politiche green.

Massimiliano Bertagna, 29 settembre 2024

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)