Commenti all'articolo Scontri a Napoli: l’Italia è una polveriera e lo sdegno non basta
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step
25 Ottobre 2020, 14:42 14:42
È stato dimostrato che il voto non serve più, cosa deve fare ora la gente per farsi sentire? L’opposizione scordatevela: Salvini e Meloni sono passati dal ridicolo all’anonimato, non sono neanche più ascoltati (e forse è meglio così). Niente violenza ma gesti eclatanti sì, soprattutto i ceti produttivi hanno il diritto/dovere di reagire, o almeno di decidere di quale morte morire.
Luca
25 Ottobre 2020, 7:45 7:45
Sig Guido Moriotto
I governi nelle democrazie parlamentari funzionano esattamente così in tutto il mondo, da sempre. E questo dipende dalla loro matrice democratica. Non è che ogni volta che l’esecutivo prende una decisione telefona a Guido Moriotto per sapere se è d’accordo. E neanche a Giubilei.
Sembra dittatura ma è democrazia allo stato puro.
Sabrina
25 Ottobre 2020, 6:53 6:53
Mi chiedo a chi potrebbe interessare un intervento di carattere sanatorio di fronte a questa frattura. Vedo un orizzonte cupo.
Massimo da Rotterdam
25 Ottobre 2020, 2:24 2:24
Un discorso che c’ entra poco con gli scontri di Napoli ma che si collega alle considerazioni di Giubilei sul fatto di emigrare.
Domanda retorica: cosa può dare l’ Italia ai giovani, alle nuove generazioni, quelle senza amicizie o parentele altolocate e che quindi devono e vogliono costruirsi da se il proprio futuro?
Molti risponderanno poco o niente, ma la vera risposta la dovrebbero dare loro, i diretti interessati.
Potrebbero chiedersi cosa possiamo dare noi a questa Italia, si può veramente cambiare qualcosa?
Ma se la maggior parte pensa di rimanere sul divano in perenne attesa, in attesa che arrivi un lavoro, in attesa che passi il virus, aspettando Godot, per i pochi di buona volontà rimangono tre possibilità:
1) adattarsi ad un lavoro sottopagato e magari in nero
2) lottare contro la burocrazia statale per cercare di aprire una azienda, cosa assolutamente sconsigliabile in questo periodo
3) emigrare come ho fatto io
marcor
25 Ottobre 2020, 0:39 0:39
Del giovane ucciso da zingari a Lanciano per futili motivi non si parla, forse perchè non mulatto e non di origine capoverdiana.
gio
24 Ottobre 2020, 20:00 20:00
“Nella notte tra il 27 e il 28 settembre la popolazione si alternò in un incessante via vai fra le caserme e le abitazioni, le donne in cerca di viveri e d’indumenti, gli uomini in cerca d’armi e munizioni.” Le Quattro Giornate di Napoli (27 – 28 – 29- 30 settembre 1943)
È stato dimostrato che il voto non serve più, cosa deve fare ora la gente per farsi sentire? L’opposizione scordatevela: Salvini e Meloni sono passati dal ridicolo all’anonimato, non sono neanche più ascoltati (e forse è meglio così). Niente violenza ma gesti eclatanti sì, soprattutto i ceti produttivi hanno il diritto/dovere di reagire, o almeno di decidere di quale morte morire.
Sig Guido Moriotto
I governi nelle democrazie parlamentari funzionano esattamente così in tutto il mondo, da sempre. E questo dipende dalla loro matrice democratica. Non è che ogni volta che l’esecutivo prende una decisione telefona a Guido Moriotto per sapere se è d’accordo. E neanche a Giubilei.
Sembra dittatura ma è democrazia allo stato puro.
Mi chiedo a chi potrebbe interessare un intervento di carattere sanatorio di fronte a questa frattura. Vedo un orizzonte cupo.
Un discorso che c’ entra poco con gli scontri di Napoli ma che si collega alle considerazioni di Giubilei sul fatto di emigrare.
Domanda retorica: cosa può dare l’ Italia ai giovani, alle nuove generazioni, quelle senza amicizie o parentele altolocate e che quindi devono e vogliono costruirsi da se il proprio futuro?
Molti risponderanno poco o niente, ma la vera risposta la dovrebbero dare loro, i diretti interessati.
Potrebbero chiedersi cosa possiamo dare noi a questa Italia, si può veramente cambiare qualcosa?
Ma se la maggior parte pensa di rimanere sul divano in perenne attesa, in attesa che arrivi un lavoro, in attesa che passi il virus, aspettando Godot, per i pochi di buona volontà rimangono tre possibilità:
1) adattarsi ad un lavoro sottopagato e magari in nero
2) lottare contro la burocrazia statale per cercare di aprire una azienda, cosa assolutamente sconsigliabile in questo periodo
3) emigrare come ho fatto io
Del giovane ucciso da zingari a Lanciano per futili motivi non si parla, forse perchè non mulatto e non di origine capoverdiana.
“Nella notte tra il 27 e il 28 settembre la popolazione si alternò in un incessante via vai fra le caserme e le abitazioni, le donne in cerca di viveri e d’indumenti, gli uomini in cerca d’armi e munizioni.” Le Quattro Giornate di Napoli (27 – 28 – 29- 30 settembre 1943)