Ricordate i fatti di Pisa? La manifestazione Pro-Pal che tanto aveva fatto discutere, con le cariche della polizia contro gli studenti, le polemiche successive fino al monito del presidente della Repubblica Mattarella? Ecco, per quell’intervento, che provocò 15 feriti, tra cui 11 minorenni, la Procura di Pisa ha avviato un’indagine su circa una decina di agenti, in particolare quelli appartenenti al reparto mobile di Firenze, e sugli ufficiali addetti al mantenimento dell’ordine pubblico durante la manifestazione.
Le indagini, condotte con il supporto del Servizio Centrale Operativo, della squadra mobile e della Digos, mirano a chiarire le circostanze e le dinamiche che hanno portato agli scontri.
Ricorderete come andarono i fatti. All’ingresso di piazza dei Cavalieri, una parte dei manifestanti del corteo non autorizzato si diresse verso l’ingresso della piazza cercando di sfondare il cordone di polizia. Gli agenti fecero opposizione, reagendo con una carica di alleggerimento. Secondo il questore Sebastiano Salvo, lo scontro era stato provocato “da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza”.
Le immagini che hanno documentato gli scontri provocarono polemiche riguardanti la proporzionalità dell’intervento delle forze dell’ordine. In risposta a ciò, il capo della Polizia, Vittorio Pisani, aveva promesso che sarebbero state condotte verifiche dettagliate, ribadendo che le azioni sul campo sono dettate esclusivamente dall’obiettivo di tutelare la sicurezza pubblica e non da direttive politiche. Il numero di feriti era arrivato a 15, alcuni dei quali con prognosi che vanno da pochi giorni ad un mese a causa di fratture. Due agenti di polizia hanno inoltre riportato ferite, necessitando anch’essi di assistenza medica.
Le accuse formulate dalla procura, a vario titolo, sono di eccesso colposo di legittima difesa e lesioni lievi colpose.
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