Decine di cittadini e soldati israeliani nelle mani di Hamas. Secondo il miliziano Moussa Abu Marzuk, sarebbero almeno 100 i prigionieri, compresi ufficiali di alto rango dell’esercito. Come se non bastasse, la Jihad islamica ha fatto sapere di tenere prigionieri 30 israeliani. Il totale in base a queste informazioni è per ora di 130. Tra le persone sequestrate, anche diversi cittadini tedeschi, americani e due italiani con doppio passaporto.
Israele è al lavoro per stabilire il numero esatto di ostaggi che sono stati portati in tunnel e case sicure sulla Striscia di Gaza al termine dell’attacco sferrato due giorni fa tra missili e incursioni armate. La loro detenzione è opera di tre fazioni: Hamas (la maggioranza), Jihad islamica e Brigate dei martiri di Al Aqsa. Le foto diffuse nelle ultime ore mostrano soldati vivi, donne e bambini, nonché un numero impressionante di cadaveri. Atroce la violenza ai danni delle donne: è diventata virale una clip in cui un gruppo di miliziani palestinesi abusava di un cadavere femminile, con tanto di sputi e schiaffi.
La situazione è molto delicata. L’obiettivo di Hamas è quello di utilizzare gli ostaggi come pedina di scambio durante le trattative con Tel Aviv. E c’è grande preoccupazione per la controffensiva: i massicci attacchi aerei dell’esercito israeliano potrebbero colpire i nascondigli in cui sono tenuti i prigionieri. Il tenente colonnello Jonathan Conricus, portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), ha evidenziato alla Cnn: “Non ha precedenti nella nostra storia avere così tanti cittadini israeliani nelle mani di un’organizzazione terroristica”. Tel Aviv, stando a quanto detto ieri sera a Quarta Repubblica dall’ex direttore dello Shin Bet, Jacob Perry, è disposta a mettere il conto la perdita di alcuni degli ostaggi pur di porre fine al dominio di Hamas sulla Striscia di Gaza.
Diversi israeliani sono stati catturati durante l’assalto al festival musicale Nova in mezzo al deserto. I dettagli sugli ostaggi stanno iniziando ad emergere grazie ai video diffusi online. Una sequenza virale vede protagonisti una donna israeliana e il suo ragazzo – identificati come Noa Argamani e Avinatan Or – mentre vengono sequestrati dagli uomini di Hamas. In un altro video, una donna priva di sensi – Shani Louk, cittadina tedesco-israeliana – viene svestita ed esibita per tutta Gaza al grido di “Allahu Akbar”. In base alle ultime informazioni disponibili, i combattenti di Hamas hanno preso degli ostaggi nella comunità di confine di Be’eri e nella città di Ofakim, 20 miglia a est di Gaza. Come confermato dal generale Daniel Hagari, le due località rappresentano i “principali punti focali” della crisi in corso.
Ieri sera Hamas ha confermato di voler utilizzare i prigionieri come scudi umani. O quasi. La minaccia verso Israele, che ha posto sotto assedio la Striscia e continua a bombardarla massicciamente, è quella di uccidere un ostaggio per ogni nuova bomba che cade su Gaza colpendo civili. Tel Aviv, per voce del tenente colonnello Richard Hecht delle Forze di Difesa Israeliane, ha fatto sapere che “uccidere ostaggi non migliorerà le cose”. Questa notte i caccia israeliani hanno colpito più di 200 obiettivi su Gaza. E stamattina il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha chiuso la porta: “Nessuna trattativa fino a fine della guerra”.
Massimo Balsamo, 10 ottobre 2023