Chiesa

Se Bergoglio fa impazzire progressisti e femministe

Il Papa in Belgio prega sulla tomba di Re Baldovino che si dimise contro l’aborto. Poi l’affondo sui medici non obiettori: “Sono dei sicari”

papa bergoglio © Olga Lioncat tramite Canva.com

Se non si trattasse di argomenti seri, ci sarebbe di che ridere. Non tanto per le parole di Papa Francesco sul Re antiabortista Baldovino di Belgio, che abdicò per alcuni giorni nel 1990 per non dover promulgare la legge sull’interruzione di gravidanza. E nemmeno per sue intemerate contro i medici “sicari” che operano l’interruzione volontaria di gravidanza. Quanto piuttosto per l’imbarazzo che provoca nei giornali di sinistra il pontefice “buono”, progressista, quello “venuto da lontano” per dare una svolta alla Chiesa sui diritti a differenza di Ratzinger.

Che il Vescovo di Roma ribadisca il “diritto alla vita” delle donne e dei loro figli sin dal concepimento, non è una sorpresa. E se Bergoglio definisce l’aborto un “omicidio“, perché “si uccide un essere umano”, può essere opinabile nel pubblico dibattito, ma è la posizione ufficiale del Magistero e “non si può discutere” in ottica cattolica. Discorso diverso per “i metodi anticoncezionali”, ha ammesso Francesco: quelli “sono un’altra cosa” e non vanno confusi. Ma “è la verità”, sostiene, affermare che l’aborto uccida un essere umano nel grembo materno. Indipendentemente dalla settimana di gestazione.

Se in qualche modo l’uscita del Papa sorprende alcuni commentatori è perché in questi anni di pontificato c’è chi ha soffiato forte sul vento della novità nella speranza che la Chiesa cambiasse secondo il volere progressista. Sono però un ricordo lontano le interviste di Bergoglio concesse ad Eugenio Scalfari e pubblicate in grande evidenza in prima pagina. Ora, quando il Papa parla, il più delle volte viene relegato in fondo allo sfoglio con un piccolo richiamino in prima. Come oggi: l’affondo di Francesco contro il femminismo che vuole “maschilizzare le donne” non va oltre pagina 23.

Per carità, non è che Bergoglio da ieri sia diventato di destra. Il Papa è il Papa e dice ciò che ritiene corretto dal punto di vista della Chiesa: sui migranti apre le porte a tutti, facendo infuriare i governi di destra; schiera il Vaticano al fianco di Luca Casarini, creando qualche imbarazzo tra i fedeli più conservatori; avvia un Sinodo che molti hanno letto come eccessivamente modernizzante; ma al tempo stesso si lascia sfuggire frasi “choc” sulla “frociaggine” nei seminari, sull’aborto – appunto – e sulle femministe. E ancora: approva la “Fiducia Supplicans” per le benedizioni alle coppie omosessuali, poi ritratta spiegando che non sono vere e proprie benedizioni. Insomma: Bergoglio fa il Bergoglio. E i progressisti “laici”, convinti di aver trovato il loro messia, si leccano le ferite.

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