Commenti all'articolo Se ci attaccano i terroristi, rispondiamo con i dpcm?
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Giorgio Colomba
4 Novembre 2020, 12:27 12:27
In questo defedato Paese nulla è più stabile dell’emergenza. Ed il profluvio di cosiddetti Dpcm, abusato acronimo stilema di questo tardo regimetto, rappresenta l’ultimo – se non unico – espediente per scongiurare il trapasso (politico) di Giuseppi&Co, al cui scopo finora ha (purtroppo) funzionato egregiamente. Ci permettiamo di dubitare circa un’analoga efficienza davanti al piombo di eventuali – Dio non voglia – foreign fighters nostrani, ma nel caso siamo certi che di fronte all’intimazione di un immediato DPR by Colle non potrebbero che ottemperare.
Valter Valter
3 Novembre 2020, 23:23 23:23
Contro il rischio di un attentato jihadista Giuseppi ha il suo asso nella manica: senza autocertificazione un terrorista mica può circolare, no ?
carlo
3 Novembre 2020, 22:35 22:35
Condivido il concetto, ma il fatto è che non credo che siamo più in tempo. Mancano proprio i presupposti. Perché si possa “essere in tempo”, dovrebbe esserci qualche elemento di ottimismo, ma la soglia di non ritorno è già stata superata, troppi principi sono stati infranti e un nuovo modo di pensare (o di non pensare) sta ormai prevalendo. Stiamo semplicemente assistendo all’implosione di un sistema e l’unica cosa che stupisce, è prendere atto che fosse già in principio così fraglie. La scuola per esempio: sta facendo la stessa fine del servizio militare. Probabilmente l’analogia farà ridere, ma vedrete. Scuola e servizio militare sono il pilastro dello Stato moderno. Un tempo, mai nessuno avrebbe messo in discussione il servizio militare. Eppure, è scomparso, sebbene l’obbligo, concettualmente, sia solo sospeso. La scuola, oggi, sta morendo nel ridicolo esattamente come il servizio militare negli ultimi anni. Le cose non sono poi così diverse. Ancora non viene detto a chiare lettere, ancora la società non l’ha ben focalizzato, ma ci manca poco: la scuola sta diventando qualcosa di ritenuto anacronistico, superato e superfluo. Così come, di fatto, è ritenuto superato, anacronistico e superfluo il Parlamento, dove non si parla più di niente, dove neanche più di fanno decreti (che già dovrebbero essere eccezioni), ma si fanno solo DPCM. Non si può più tornare… Leggi il resto »
Davide V8
3 Novembre 2020, 21:40 21:40
La soluzione migliore è senza dubbio un lockdown permanente, con un rigido e reale coprifuoco per i furbastri irresponsabili che credono di poter fare quello che vogliono, facendo cadere il paese nell’anarchia e nella violenza.
In nome della sicurezza, e per “salvare anche solo una vita”, ne vale certamente la pena, a meno che vi manchi proprio il rispetto per la vita umana.
Se non siete d’accordo, venite in ospedale a vedere le vittime della sparatoria, e vediamo se rimanete tanto spavaldi.
In questo defedato Paese nulla è più stabile dell’emergenza. Ed il profluvio di cosiddetti Dpcm, abusato acronimo stilema di questo tardo regimetto, rappresenta l’ultimo – se non unico – espediente per scongiurare il trapasso (politico) di Giuseppi&Co, al cui scopo finora ha (purtroppo) funzionato egregiamente. Ci permettiamo di dubitare circa un’analoga efficienza davanti al piombo di eventuali – Dio non voglia – foreign fighters nostrani, ma nel caso siamo certi che di fronte all’intimazione di un immediato DPR by Colle non potrebbero che ottemperare.
Contro il rischio di un attentato jihadista Giuseppi ha il suo asso nella manica: senza autocertificazione un terrorista mica può circolare, no ?
Condivido il concetto, ma il fatto è che non credo che siamo più in tempo. Mancano proprio i presupposti. Perché si possa “essere in tempo”, dovrebbe esserci qualche elemento di ottimismo, ma la soglia di non ritorno è già stata superata, troppi principi sono stati infranti e un nuovo modo di pensare (o di non pensare) sta ormai prevalendo. Stiamo semplicemente assistendo all’implosione di un sistema e l’unica cosa che stupisce, è prendere atto che fosse già in principio così fraglie. La scuola per esempio: sta facendo la stessa fine del servizio militare. Probabilmente l’analogia farà ridere, ma vedrete. Scuola e servizio militare sono il pilastro dello Stato moderno. Un tempo, mai nessuno avrebbe messo in discussione il servizio militare. Eppure, è scomparso, sebbene l’obbligo, concettualmente, sia solo sospeso. La scuola, oggi, sta morendo nel ridicolo esattamente come il servizio militare negli ultimi anni. Le cose non sono poi così diverse. Ancora non viene detto a chiare lettere, ancora la società non l’ha ben focalizzato, ma ci manca poco: la scuola sta diventando qualcosa di ritenuto anacronistico, superato e superfluo. Così come, di fatto, è ritenuto superato, anacronistico e superfluo il Parlamento, dove non si parla più di niente, dove neanche più di fanno decreti (che già dovrebbero essere eccezioni), ma si fanno solo DPCM. Non si può più tornare… Leggi il resto »
La soluzione migliore è senza dubbio un lockdown permanente, con un rigido e reale coprifuoco per i furbastri irresponsabili che credono di poter fare quello che vogliono, facendo cadere il paese nell’anarchia e nella violenza.
In nome della sicurezza, e per “salvare anche solo una vita”, ne vale certamente la pena, a meno che vi manchi proprio il rispetto per la vita umana.
Se non siete d’accordo, venite in ospedale a vedere le vittime della sparatoria, e vediamo se rimanete tanto spavaldi.
Abbiamo alcune alternative:
– porgiamo l’altra guancia
– porgiamo l’altra chiappa
– alziamo mutanda bianca
– chiediamo asilo politico
Ma dopo la figuraccia dell’altra settimana a 4R ancora parla questo signore.
E basta …..