Il resto lo hanno dimenticato? Dove sono gli altri punti del documento? Nessuno dei 18 paesi che hanno già adottato il documento IHRA lo ha fatto parzialmente, l’Italia è la prima nazione che fa sue soltanto le prime righe. Nonostante i toni entusiastici dei vertici dell’ebraismo italiano, che da anni chiedevano l’adozione da parte dell’Italia del documento IHRA, quello che si legge nel comunicato del Consiglio dei Ministri è, a meno che poi non venga cambiato in corso d’opera, solo una serie di specchietti per le allodole. Per questo c’è da chiedersi da cosa derivi l’entusiasmo manifestato dai vertici delle Istituzioni Ebraiche. Senza mettere in dubbio la buona fede di coloro che guidano l’ebraismo italiano, sarebbe il caso di rivedere ciò che si chiedeva e ciò che si è ottenuto per capire che c’è davvero poco da brindare.
L’unico che aveva espresso l’intenzione di snaturare il documento IHRA era stato Jeremy Corbyn, segretario del Partiro Laburista Britannico, dopo la richiesta di far adottare il documento al Partito a seguito della serie di scandali a sfondo antisemita che lo avevano interessato. Ma da un soggetto come Jeremy Corbyn ci si può aspettare di tutto, mentre dal Governo italiano, invece, lasciatemelo dire, ci si aspetta di più e di meglio, non poche righe approvate solo, questa è la sensazione, per togliersi di torno un fastidio con “poca spesa”.
Michael Sfaradi, 20 gennaio 2020