Commenti all'articolo Se il governo fa il furbo con Israele e l’antisemitismo
Torna all'articolo
11 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
anna
22 Gennaio 2020, 17:23 17:23
e basta con sta storia dell’antisemitismo! lasciate in pace quei poveri e ultimi semiti che furono trucidati nei lager! è falso parlare di antisemitismo, visto che gli ebrei semiti, quelli veri non ce ne sono piu’ !
oggi ci sono i khazari sionisti askenaziti, sefarditi ecc. che poco hanno a che fare con i veri ebrei…e ci marciano su sta storia dell’antisemitismo…
BASTA!
Laval
21 Gennaio 2020, 14:39 14:39
La visione di ogni problematica deve essere inserita in una icona generale e poi risolta in questo contesto.
Per chiarire meglio; pensate di essere alla guida di una bicicletta guardando la ruota anteriore. Gli spostamenti sul manubrio risulteranno eccessivi e pericolosi guidando la bicicletta nel percorso da effettuare.
Esaminando il problema antisemitismo, va considerato in un ambito più grande che è il sistema politico totalitario, dove il potere è accentrato in un unico partito o di un gruppo ristretto a cui si possono ricondurre il nazismo, il fascismo, lo stalinismo.
Rimuovere il sistema totalitario in tutte le sue forme significa risolvere l’antisemitismo.
Il sistema nazi-fascista si è risolto in Italia il 25 aprile 1945, ma non la dottrina totalitaria.
Alcuni giorni or sono ho letto la proposta di una giornalista favorevole ad un ritorno della dottrina di Lenin (Stalin-Marx).
Detto da una persona di cultura significa che nella sua educazione è stato rimosso esclusivamente il nazi-fascismo, ma non il pericolosissimo totalitarismo.
wisteria
21 Gennaio 2020, 11:36 11:36
Personalmente sono filo-Israele e apprezzo la religione ebraica. Rivendico peraltro il diritto di non simpatizzare con certipersonaggi italiani che sono sì ebrei come ascendenza, il che non mi turba, ma mi disturbano in quanto intellettuali di sinistra. Li esemplificherei con Lerner, ma non c’è solo lui.
Non si può essere faziosi e intolleranti e sostanzialmente anti- italiani, e pararsi da ogni critica con l’argomento dell’antisemitismo. Per avversare certi opinionisti, che bisogno avrei di essere razzista? L’origine è l’unica cosa di cui non hanno colpa, ma di essere faziosi e intolleranti sì.
Raffaello Ferrentino
21 Gennaio 2020, 10:02 10:02
Signora ELISABETTA, la sua incomprensione dei fenomeni storici mi lascia letteralmente di sasso. Lei racconta cose vecchie e risapute, ma isolandelo completamente dal contesto. E’ come dire che Roosvelt era comunista perche’ si alleo’ con l’ URSS contro Hitler o che Reagan era filo islamista perche’ armava i talebani contro l’ URSS. Lei non ha la benche’ minima percezione di cosa sia l’ analisi storica. Se lei conoscesse la storia della Germania fra le due guerre, dalla rivolta spartachista alla nascita del KPD, con il concreto pericolo di una rivoluzione sovietica in Germania, che avrebbe significato il crollo dell’ intera Europa sotto il tallone sovietico, capirebbe che finanziare Hitler rappresentava la creazione di una barriera all’ avanzata del comunismo. Che poi, singoli capitalisti -come Ford, ma si e’ dimenticata, insieme a RAI 3, di Kennedy- avessero simpatie politiche per il nazismo, non sposta il giudizio: l’ America non era nazista, anche se esisteva un minuscolo Partito Nazista, come esisteva anche in Inghilterra dove pero’ Churchill, che pure aveva simpatizzato col regime di Mussolini -sempre in virtu’ del fatto che aveva sconfitto i comunisti- ripeteva ogni giorno che la guerra al nazismo era inevitabile. E sempre lui, dopo che “obtorto collo” aveva dovuto ingoiare Yalta, subito dopo conio’ l’ espressione “cortina di ferro” per indicare quelli che fin ad allora erano… Leggi il resto »
Giuseppe Pirazzoli
20 Gennaio 2020, 22:06 22:06
Il legame della Sinistra tradizionale con lo Islamismo e con la potenza finanziaria che esso rappresenta ha portato alle manifestazioni di strabismo politico , storico ed ideologico che favoriscono l’antisemitismo attuale .
È giunto il momento di fare chiarezza ed assumersi le proprie responsabilità.
Albert Nextein
20 Gennaio 2020, 21:46 21:46
La lotta all’antisemitismo sta sconfinando nel politicamente corretto, per come la vedo io.
Chiedo a Sfaradi che ne pensa del libro scritto da Norman Finkelstein “L’Industria dell’Olocausto”.
Preciso che Finkelstein è un ebreo che , se non ricordo male, vive negli USA.
e basta con sta storia dell’antisemitismo! lasciate in pace quei poveri e ultimi semiti che furono trucidati nei lager! è falso parlare di antisemitismo, visto che gli ebrei semiti, quelli veri non ce ne sono piu’ !
oggi ci sono i khazari sionisti askenaziti, sefarditi ecc. che poco hanno a che fare con i veri ebrei…e ci marciano su sta storia dell’antisemitismo…
BASTA!
La visione di ogni problematica deve essere inserita in una icona generale e poi risolta in questo contesto.
Per chiarire meglio; pensate di essere alla guida di una bicicletta guardando la ruota anteriore. Gli spostamenti sul manubrio risulteranno eccessivi e pericolosi guidando la bicicletta nel percorso da effettuare.
Esaminando il problema antisemitismo, va considerato in un ambito più grande che è il sistema politico totalitario, dove il potere è accentrato in un unico partito o di un gruppo ristretto a cui si possono ricondurre il nazismo, il fascismo, lo stalinismo.
Rimuovere il sistema totalitario in tutte le sue forme significa risolvere l’antisemitismo.
Il sistema nazi-fascista si è risolto in Italia il 25 aprile 1945, ma non la dottrina totalitaria.
Alcuni giorni or sono ho letto la proposta di una giornalista favorevole ad un ritorno della dottrina di Lenin (Stalin-Marx).
Detto da una persona di cultura significa che nella sua educazione è stato rimosso esclusivamente il nazi-fascismo, ma non il pericolosissimo totalitarismo.
Personalmente sono filo-Israele e apprezzo la religione ebraica. Rivendico peraltro il diritto di non simpatizzare con certipersonaggi italiani che sono sì ebrei come ascendenza, il che non mi turba, ma mi disturbano in quanto intellettuali di sinistra. Li esemplificherei con Lerner, ma non c’è solo lui.
Non si può essere faziosi e intolleranti e sostanzialmente anti- italiani, e pararsi da ogni critica con l’argomento dell’antisemitismo. Per avversare certi opinionisti, che bisogno avrei di essere razzista? L’origine è l’unica cosa di cui non hanno colpa, ma di essere faziosi e intolleranti sì.
Signora ELISABETTA, la sua incomprensione dei fenomeni storici mi lascia letteralmente di sasso. Lei racconta cose vecchie e risapute, ma isolandelo completamente dal contesto. E’ come dire che Roosvelt era comunista perche’ si alleo’ con l’ URSS contro Hitler o che Reagan era filo islamista perche’ armava i talebani contro l’ URSS. Lei non ha la benche’ minima percezione di cosa sia l’ analisi storica. Se lei conoscesse la storia della Germania fra le due guerre, dalla rivolta spartachista alla nascita del KPD, con il concreto pericolo di una rivoluzione sovietica in Germania, che avrebbe significato il crollo dell’ intera Europa sotto il tallone sovietico, capirebbe che finanziare Hitler rappresentava la creazione di una barriera all’ avanzata del comunismo. Che poi, singoli capitalisti -come Ford, ma si e’ dimenticata, insieme a RAI 3, di Kennedy- avessero simpatie politiche per il nazismo, non sposta il giudizio: l’ America non era nazista, anche se esisteva un minuscolo Partito Nazista, come esisteva anche in Inghilterra dove pero’ Churchill, che pure aveva simpatizzato col regime di Mussolini -sempre in virtu’ del fatto che aveva sconfitto i comunisti- ripeteva ogni giorno che la guerra al nazismo era inevitabile. E sempre lui, dopo che “obtorto collo” aveva dovuto ingoiare Yalta, subito dopo conio’ l’ espressione “cortina di ferro” per indicare quelli che fin ad allora erano… Leggi il resto »
Il legame della Sinistra tradizionale con lo Islamismo e con la potenza finanziaria che esso rappresenta ha portato alle manifestazioni di strabismo politico , storico ed ideologico che favoriscono l’antisemitismo attuale .
È giunto il momento di fare chiarezza ed assumersi le proprie responsabilità.
La lotta all’antisemitismo sta sconfinando nel politicamente corretto, per come la vedo io.
Chiedo a Sfaradi che ne pensa del libro scritto da Norman Finkelstein “L’Industria dell’Olocausto”.
Preciso che Finkelstein è un ebreo che , se non ricordo male, vive negli USA.