Commenti all'articolo Se la tv di Stato incentiva la ludopatia
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21 Commenti
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Sal
5 Gennaio 2020, 9:56 9:56
Bisogna anche ricordare che ludopatia significa indebitarsi fino al collo, distruggere le proprie famiglie, impegnarsi con gli strozzini, perdere tutta la propria attività, ridursi a una specie di demente ossessionato dai propri fantasmi e dalla voragine dei propri debiti.
Laval
4 Gennaio 2020, 16:56 16:56
Elisabetta, giuro che mi sei mancata, certo che a seguire la tua dirompente intelligenza occorre l’analgesico.
Lasciamo stare gli spazi vuoti nello scrivere i commenti, tanto fai come ti pare.
Mi vuoi spiegare cosa centrano i malati di tumore con l’argomento ludopatia?
Mi sono perso qualcosa oppure la tua penna è come il mestolo dell’amore, sai quando parte ma non saprai mai i casini che può procurarti.
Fraterno abbraccio ^_^
PS: secondo te gli italiani sono superficiali?
Elisabetta
4 Gennaio 2020, 13:11 13:11
C’è stata una fiction che era un insulto ai malati di tumore c’erano come attori prncipali , Claudio Santamaria e al Pandolfi.
Ma chi erano i produttori? Idioti?
Signori i malati di tumore per la maggiorparte sono persone con stipendio da impiegato e se va bene due stipendi da impiegati e che da almeno un decennio se si ammalano perdono il posto.
Mi fà piacere che facciate vedere come anche un malato di tumore possa comprarsii la parrucca, triccarsi, uscire a cena, andare alle feste ed avere un sistema sanitariosu misura,( tutta robina per privlleggiati) ma quella non è fictions ma presa per il cu lo a milioni di pazineti oncologici che non hanno quei portafogli per continuare a fare una vita come se nulla di nuovo e devastante gli fosse accaduto.
La supeficialità produce supeficialità è quata la generzione che daglla fine degli anni 50 ad oggi hanno sfornato le famiglie, supeficiali!
Elisabetta
4 Gennaio 2020, 12:57 12:57
Il Bingo è stata un istituzione Statale di gioco d’azzardo , le sale risalgono agli anni fine 90, ci ho visto gente giocarsi in una sola serata 12 stipendi di un impiegato medio. ma costoro erano quelli moderati al gioco ed era chiaro che quel denaro nulla aveva come lecita provenienza. Le slot sono l’avanguardia del riciclo del denaro nero, anche con la tessera sanitaria che si possono clonare quindi domani mattina qualcuno può clonare anche la mia ed andarcia giocare migliaia di euro derivanti da nero. La ludopatia è una propensione genetica, che se trova lo stimolo adeguato non rimane propensione me diventa malattia attivata, come se qualcuno a forza di sollecitazioni riuscisse ad accendere il gene dormiente. Llo stesso meccanismo vale per tutte gli altri tipi di dipendenze, ma questi sono studi scientifici di cui lo Stato, nel senso di apparati governativi è perfettamente a conoscenza quindi gli stimoli da pubblictà e da trasmissioni a facile vincita sono studiati con il fine di creare malati da dipendenze, Lo Stato, inteso come apparati è da decenni ormai antieducativo o megio diseducativo attuando le stesse politiche del bussines privato, per lo stesso mero fine, profitto. e sulle debolezze umane approffitto facilmente. Le fictions educative? Quali? Le fictions lo dice la parola stessa sono finzioni, sappiamo quindi che quei buoni intenti,… Leggi il resto »
Laval
4 Gennaio 2020, 12:33 12:33
Le alternative irragionevoli di cui parla Emanuele non debbono provenire da una fonte per i più ritenuta verità assoluta. Lo dice mamma RAI, lo dice l’Europa, lo dice Conte e chi sene frega.
Nessuno crede di estirpare il gioco d’azzardo con il proibizionismo, ma di governarlo riducendone gli effetti.
Una proposta è quella di aumentare le tasse nel gioco d’azzardo, nelle sigarette, nei super alcolici, reinvestendo anche nel penalizzare le canne, canneti e cannoni.
Vuoi drogarti? sappi che lo stato non potrà aiutarti più di tanto se non con l’accoglienza nei centri di recupero tossicodipendenti.
Vai al pronto soccorso con il codice rosso e un drogato ti passa avanti in quanto tale.
Non va bene, vai in un centro tossicodipendenti e ci resti per curarti.
Ve lo immaginate un esponente del governo che va a curarsi in un centro per tossici?
rocco
4 Gennaio 2020, 11:25 11:25
il gioco d’azzardo è forse il primo dei passatempi dell’umanità, forse già giocavano a testa o croce con le conchiglie fungenti da moneta. E i dadi? Alea iacta est, il dado è stato lanciato e vediamo cosa esce fuori. Scommettiamo il 6? Per poi passare addirittura a disturbare le anime dei defunti, così impegnate a subire le pene dell’inferno che devono anche prendersi la responsabilità del caso. E a Natale? Tombola, stoppa, rubamazzetto, settemezzo, schemodiferro (o scusate lo chemin de fer, ma comunque si perde sempre)…. Ci meravigliamo che il gioco crei dipendenza? lo consideriamo una malattia che ha bisogno delle stesse cure di cui ha bisogno un tossicodipendente. Mettiamola così: se non fosse legale, lo stato ci deve pagare con le tasse le cure ai ludopatici (sempre esistiti, il primo che mi viene a mente è De sica senior, in tempi in cui lo stato al massimo gestiva il lotto e l’enalotto), mentre legalizzando, e quindi tassando, può pagare le cure ai ludopatici. Pensare che vietare il gioco (ossia il piacere, perchè qui sta la chiave della dipendenza, ossia il bisogno immediato di una ricompensa) sia la via per vietare la ludopatia è folle quanto stabilizzare il clima, una gretinata!!! Ma perchè, secondo voi, il mercato azionario cos’è se non una scommessa? Ed i contratti future non sono una… Leggi il resto »
Bisogna anche ricordare che ludopatia significa indebitarsi fino al collo, distruggere le proprie famiglie, impegnarsi con gli strozzini, perdere tutta la propria attività, ridursi a una specie di demente ossessionato dai propri fantasmi e dalla voragine dei propri debiti.
Elisabetta, giuro che mi sei mancata, certo che a seguire la tua dirompente intelligenza occorre l’analgesico.
Lasciamo stare gli spazi vuoti nello scrivere i commenti, tanto fai come ti pare.
Mi vuoi spiegare cosa centrano i malati di tumore con l’argomento ludopatia?
Mi sono perso qualcosa oppure la tua penna è come il mestolo dell’amore, sai quando parte ma non saprai mai i casini che può procurarti.
Fraterno abbraccio ^_^
PS: secondo te gli italiani sono superficiali?
C’è stata una fiction che era un insulto ai malati di tumore c’erano come attori prncipali , Claudio Santamaria e al Pandolfi.
Ma chi erano i produttori? Idioti?
Signori i malati di tumore per la maggiorparte sono persone con stipendio da impiegato e se va bene due stipendi da impiegati e che da almeno un decennio se si ammalano perdono il posto.
Mi fà piacere che facciate vedere come anche un malato di tumore possa comprarsii la parrucca, triccarsi, uscire a cena, andare alle feste ed avere un sistema sanitariosu misura,( tutta robina per privlleggiati) ma quella non è fictions ma presa per il cu lo a milioni di pazineti oncologici che non hanno quei portafogli per continuare a fare una vita come se nulla di nuovo e devastante gli fosse accaduto.
La supeficialità produce supeficialità è quata la generzione che daglla fine degli anni 50 ad oggi hanno sfornato le famiglie, supeficiali!
Il Bingo è stata un istituzione Statale di gioco d’azzardo , le sale risalgono agli anni fine 90, ci ho visto gente giocarsi in una sola serata 12 stipendi di un impiegato medio. ma costoro erano quelli moderati al gioco ed era chiaro che quel denaro nulla aveva come lecita provenienza. Le slot sono l’avanguardia del riciclo del denaro nero, anche con la tessera sanitaria che si possono clonare quindi domani mattina qualcuno può clonare anche la mia ed andarcia giocare migliaia di euro derivanti da nero. La ludopatia è una propensione genetica, che se trova lo stimolo adeguato non rimane propensione me diventa malattia attivata, come se qualcuno a forza di sollecitazioni riuscisse ad accendere il gene dormiente. Llo stesso meccanismo vale per tutte gli altri tipi di dipendenze, ma questi sono studi scientifici di cui lo Stato, nel senso di apparati governativi è perfettamente a conoscenza quindi gli stimoli da pubblictà e da trasmissioni a facile vincita sono studiati con il fine di creare malati da dipendenze, Lo Stato, inteso come apparati è da decenni ormai antieducativo o megio diseducativo attuando le stesse politiche del bussines privato, per lo stesso mero fine, profitto. e sulle debolezze umane approffitto facilmente. Le fictions educative? Quali? Le fictions lo dice la parola stessa sono finzioni, sappiamo quindi che quei buoni intenti,… Leggi il resto »
Le alternative irragionevoli di cui parla Emanuele non debbono provenire da una fonte per i più ritenuta verità assoluta. Lo dice mamma RAI, lo dice l’Europa, lo dice Conte e chi sene frega.
Nessuno crede di estirpare il gioco d’azzardo con il proibizionismo, ma di governarlo riducendone gli effetti.
Una proposta è quella di aumentare le tasse nel gioco d’azzardo, nelle sigarette, nei super alcolici, reinvestendo anche nel penalizzare le canne, canneti e cannoni.
Vuoi drogarti? sappi che lo stato non potrà aiutarti più di tanto se non con l’accoglienza nei centri di recupero tossicodipendenti.
Vai al pronto soccorso con il codice rosso e un drogato ti passa avanti in quanto tale.
Non va bene, vai in un centro tossicodipendenti e ci resti per curarti.
Ve lo immaginate un esponente del governo che va a curarsi in un centro per tossici?
il gioco d’azzardo è forse il primo dei passatempi dell’umanità, forse già giocavano a testa o croce con le conchiglie fungenti da moneta. E i dadi? Alea iacta est, il dado è stato lanciato e vediamo cosa esce fuori. Scommettiamo il 6? Per poi passare addirittura a disturbare le anime dei defunti, così impegnate a subire le pene dell’inferno che devono anche prendersi la responsabilità del caso. E a Natale? Tombola, stoppa, rubamazzetto, settemezzo, schemodiferro (o scusate lo chemin de fer, ma comunque si perde sempre)…. Ci meravigliamo che il gioco crei dipendenza? lo consideriamo una malattia che ha bisogno delle stesse cure di cui ha bisogno un tossicodipendente. Mettiamola così: se non fosse legale, lo stato ci deve pagare con le tasse le cure ai ludopatici (sempre esistiti, il primo che mi viene a mente è De sica senior, in tempi in cui lo stato al massimo gestiva il lotto e l’enalotto), mentre legalizzando, e quindi tassando, può pagare le cure ai ludopatici. Pensare che vietare il gioco (ossia il piacere, perchè qui sta la chiave della dipendenza, ossia il bisogno immediato di una ricompensa) sia la via per vietare la ludopatia è folle quanto stabilizzare il clima, una gretinata!!! Ma perchè, secondo voi, il mercato azionario cos’è se non una scommessa? Ed i contratti future non sono una… Leggi il resto »