D’accordo a combattere i diritti dei più forti, ci può stare. Ma introdurre i diritti dei più furbi anche no.
La notizia è nota: Giuseppe Conte è intenzionato a rinnovare l’appannaggio in essere di Beppe Grillo, fondatore del Movimento Cinque Stelle. Trecentomila euro l’anno che il guru riceve dal suo partito in qualità di consulente mediatico.
La prima cosa che mi viene in mente è: beato lui. La seconda però è: adesso però basta a prendere per i fondelli milioni di disgraziati che pensano davvero che quel movimento sia il paladino dei poveri e degli ultimi. Perché altrimenti si rischia di essere una Wanna Marchi qualsiasi: cioè, degli imbonitori impenitenti.
Continua ascoltando il podcast di Alessandro Sallusti del 20 gennaio 2023