Un italiano su due non ha nessuna fiducia in un miglioramento e ha ragione, è già partito il battage contro le uscite, prima ancora che cominciassero: dalla stampa di regime, un solo coro contro gli incauti, gli sconsiderati, gli irresponsabili, quelli che osano servirsi della libertà appena concessa, ma per finta e Locatelli, a capo del Consiglio Superiore di Sanità, prima ha messo le mani avanti, “non siamo dei sadici”, poi ha minacciato: a metà maggio faremo i conti.
Perché siamo alle minacce, tracotanti e sempre più chiare. Ma i conti è facile farli, tra varianti indiane e recovery che ricorda già la grande rapina al treno. Strano però, con tutte le varianti che girano, mai una da centro sociale, e sì che da quelle parti l’igiene è proverbialmente precaria. Sabato primo maggio, comunque, si replica. All’insegna del lavoro, come comandano i sindacati per i quali lavorano sono i mandarini, lavora solo chi non lavora.
Max Del Papa, 27 aprile 2021