Cronaca

“Sei favorevole all’accoglienza?”. Il sondaggio sui migranti spiazza il Pd

La rilevazione sugli sbarchi un segnale sia per il Pd che per il premier Giorgia Meloni

I sondaggio sull'accoglienza dei migranti

Sono dati sull’accoglienza dei migranti che possono essere letti in due modi. Visti da sinistra, dimostrano la distanza tra le istanze del Partito Democratico e dei loro sodali dal sentimento della maggioranza degli italiani. Visto da destra, invece, mostrano tutti i rischi che corre il governo Meloni a non governare il fenomeno migratorio: o gli sbarchi si riducono, oppure prima o poi gli elettori ne chiederanno conto a chi è stato mandato a Palazzo Chigi anche per ridurre le pressioni migratorie.

Ieri sera a Quarta Repubblica il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, lo ha ammesso in uno slancio di sincerità. Il centrodestra rischia di perdere consensi sugli sbarchi? “Sì – ha risposto il deputato – se non riusciremo a trovare una soluzione”. Già, perché i dati elaborati da Tecné per la trasmissione di Nicola Porro certificano che il 58% degli cittadini (che sono ben più di quelli che effettivamente andranno al voto) è “contrario all’accoglienza” contro un 34% di favorevoli.

Certo, i dati si differenziano da partito a partito, peraltro con risvolti interessanti. Se tra i partiti di centrodestra la percentuale di contrari all’accoglienza è schiacciante (Fdi al 92%, Lega al 94% e Forza Italia all’81%), i numeri cambiano spostandosi verso la sinistra dell’emiciclo del parlamento. Gli elettori del Terzo Polo sono spaccati a metà (con il 48% favorevoli e il 47% contrari), lo stesso dicasi per il M5S (53% a favore, 41% contro) mentre è nel Pd che si registra la percentuale più alta di fan dell’accoglienza. Scontato? Vero. Tuttavia Elly Schlein – a differenza di Giorgia Meloni che può godere di un sostegno granitico al no agli sbarchi – dovrà fare i conti anche con un considerevole 21% di suoi elettori che i migranti “anche no grazie”. Tradotto in soldoni: due elettori su dieci del Pd pensano che accogliere tutti in maniera indiscriminata sia un errore.

Non a caso la gestione dei flussi migratori in accordo con la Libia e il codice di condotta delle Ong nascono proprio per volere di un governo Pd. Epoca Minniti. Un governo guidato però da una classe dirigente uscita sconfitta in larga parte dall’ultimo congresso. Dall’altro lato della barricata, il premier Meloni può esultare certamente: la linea della fermezza raccoglie il consenso degli italiani. Ma dovrà anche fare attenzione. Fallire in un tema che così tanto coinvolge gli italiani significherebbe giocarsi buona parte della fiducia. E questo, una coalizione che punta a governare anche al prossimo giro elettorale, non può certo permetterselo.