Magia della Senna: pulita a targhe alterne. Ma l’Italia la schifa: “Ci alleniamo in piscina”

Gli atleti del fondo hanno deciso di non tuffarsi nel fiume parigino. Il ct: “Preferiamo evitare rischi di contaminazioni”

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paltrinieri senna olimpiadi

L’acqua della Senna è magica. Se un giorno è ricca di batteri e di schifezze, il giorno dopo può essere limpida e perfetta per la balneazione. Questa è ovviamente la versione delle autorità francesi, alle prese con uno dei più grandi disastri di sempre in relazione ai Giochi olimpici. Le notizie sugli atleti infettati si stanno moltiplicando, eppure persiste la volontà di effettuare la gara di fondo nel fiume parigino. Secondo gli esperti, la qualità dell’acqua ha passato gli esami di rito, ma nonostante ciò gli azzurri hanno preferito lasciare perdere: niente allenamenti pre-gara.

Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri hanno deciso di non tuffarsi nella Senna: i primi due attesi domani dal programma di fondo con la 10 chilometri, gli altri due dalla maratona. La preparazione è stata rifinita presso una piscina del circuito olimpico per evitare qualsivoglia rischio: la sicurezza e la salute prima di tutto. E’ stato invece il coordinatore tecnico del fondo, Stefano Rubaudo, a tastare parte del percorso della gara. “Ho percorso mezzo giro e ho ricevuto conferma di quanto sapevamo. L’acqua non ha sapore né odore, le correnti sono molto forti. Controcorrente impieghi il triplo del tempo per eseguire lo stesso tratto dal lato opposto. Hanno allargato il passaggio sotto al ponte che ha creato un imbuto durante la gara di triathlon”, la sua testimonianza: “Ora vado a trasferire le informazioni alla squadra per pianificare al meglio la tattica di gara”.

Il tecnico Fabrizio Antonelli ha ribadito la massima fiducia negli organizzatori e nelle professionalità medico-scientifiche deputate ai controlli della Senna, ma la priorità è evitare rischi di contaminazioni di qualsiasi genere. Gli italiani non sono stati gli unici a preferire le piscine, anzi: ad eccezione di quattro ragazzi junior della Francia e di un’altra manciata di atleti, quasi tutti hanno preferito evitare le acque tutt’altro che sicure del fiume transalpino. Quanto  registrato dopo le gare di triathlon ha lasciato il segno: tre atleti ammalati dopo le gare nella Senna e tante lamentele. Nonostante ciò e nonostante l’esistenza di un piano di riserva – annunciato dagli organizzatori senza entrare nel dettaglio – è stato confermato il programma-gare: giovedì la 10 chilometri femminile e venerdì la 10 chilometri maschile; entrambe con inizio alle ore 7:30.

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Insomma, la situazione è ancora disastrosa e non resta che incrociare le dita per la salute degli atleti in vista di domani. La balneabilità a targhe alterne della Senna è quantomeno sospetta, perchè è impossibile non ipotizzare il tentativo di Emmanuel Macron e compagnia di salvare la faccia dopo aver speso centinaia di milioni di euro per mantenere le promesse. Piuttosto la realtà dei fatti è un’altra, con buona pace di macronisti e manutengoli esterofili.

Franco Lodige, 7 agosto 2024

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