Cronaca

Sentenza storica sulle mascherine: “Obbligo è illegittimo”

È stato assolto un militare che rifiutò di indossarla dopo che era stata dichiarata la fine dell’emergenza

mascherina covid sentenza © Aramyan e Engin Akyurt tramite Canva.com

Come riportato da Adnkronos, il Tribunale militare di Roma ha emesso una sentenza storica sull’uso delle mascherine anti-Covid, assolvendo un cinquantenne sottufficiale dell’Aeronautica che era stato oggetto di un procedimento penale per essersi rifiutato di indossare il presunto dispositivo di protezione dopo che era stata dichiarata la fine dell’emergenza sanitaria.

Queste il significativo commento del suo legale, l’avvocato Massimiliano Strampelli: “Abbiamo nominato come consulente il professor Bassetti – spiega Strampelli – sostenendo che l’ordine di mettere la mascherina, in quella fase, fosse illegittimo. A cessata emergenza, con la circolazione di una variante Omicron ormai sotto controllo, l’uso delle mascherine chirurgiche era diventato sostanzialmente inutile. Come ha spiegato Bassetti, in un ambiente di individui sani, ragionevolmente giovani e vaccinati, non c’era più la necessità di tenere la mascherina. Poteva essere una raccomandazione ma non più un obbligo, tranne nelle Rsa dove ci sono persone fragili, come ha tenuto a sottolineare Bassetti. E questo ha probabilmente indotto il giudice a ritenere, con la sentenza di ieri, di dover assolvere il militare, come avevamo sostenuto sin dall’inizio.”

D’altro canto lo stesso Bassetti, che su altri aspetti ha spesso tenuto una linea abbastanza ondivaga, ha più volte dichiarato che “l’utilizzo obbligatorio della mascherina come strategia di prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2 non è attualmente supportato dalle evidenze scientifiche a nostra disposizione”. In effetti, occorre aggiungere, sin dall’inizio di un dramma più democratico che sanitario, eravamo a conoscenza della quasi totale mancanza di studi scientifici che convalidassero l’obbligo liberticida di indossare qualsiasi tipo di mascherine. Un obbligo, occorre sempre ricordare, che durante il secondo governo Conte raggiunse un livello insopportabile, imponendone l’uso anche all’aperto.

Quindi, sebbene non possiamo considerarlo un eroe, il coraggio dimostrato dal militare va decisamente apprezzato. Egli, come ho avuto modo già di scrivere in situazioni analoghe, ha in qualche modo emulato il protagonista di “Fuga di mezzanotte”, memorabile film di Alan Parker tratto da una vicenda realmente accaduta. Ed in una delle scene più significative della pellicola, quando i detenuti di un carcere turco – una sorta di girone dantesco – erano costretti a circolare sempre nel medesimo senso orario, simboleggiando una sorta di asservimento di massa, ad un certo punto lo stesso protagonista si rifiuta e decide, suscitando grande sconcerto negli altri compagni di sventura, di invertire la marcia. Il fatto viene chiaramente inserito nella dinamica del film come il preludio del suo felice tentativo di fuga.

Una fuga dal feticcio non più imposto delle mascherine che ancora oggi non tutti i nostri concittadini hanno il coraggio di compiere. Non è infatti raro incontrare, in questo caldo aprile, anche persone giovani che circolano con il medesimo feticcio, segnalandoci uno dei tanti e duraturi effetti collaterali delle restrizioni sanitarie.

Claudio Romiti, 12 aprile 2024

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