Clima rovente in Medio Oriente. Impegnato a Gaza contro Hamas, Israele deve fare i conti con un imminente attacco da parte dell’Iran: l’ipotesi è diventata sempre più concreta negli ultimi giorni e c’è grande preoccupazione per le possibili conseguenze in tutta la regione. Secondo quanto reso noto dai media locali, il governo israeliano ha allertato le autorità locali di prepararsi alla possibilità di un assalto, anche allestendo rifugi pubblici. Emblematica, inoltre, la scelta di sospendere il congedo per alcune unità, il richiamo di riservisti e il rafforzamento dei sistemi di difesa antiaerea.
Alta tensione nello stretto di Hormuz. Un video visionato dall’Ap ha mostrato dei commando iraniani effettuare un’irruzione in elicottero su una nave legata a Israele. Secondo quanto reso noto dall’agenzia Tasnim, i Guardiani della rivoluzione hanno sequestrato il mercantile MSC Aries con a bordo venti marinai filippini. “L’Iran pagherà la conseguenze per la scelta di un’ulteriore escalation della situazione”, il monito del portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari: “L’Iran finanzia, addestra e arma i gruppi terroristici in Medio Oriente e oltre”. L’israeliano ha inoltre definito Teheran come “il più grande sponsor statale del terrore al mondo”.
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Lo Stato ebraico è in stato di massima allerta, pronto a difendersi dalle aggressioni nemiche ma anche a rispondere. L’Iran dal 7 ottobre non ha mai attaccato direttamente Israele, ma i suoi gruppi alleati (Hezbollah e Houthi) sì. L’ipotesi di un attacco è diventata più forte in seguito al bombardamento israeliano contro l’ambasciata iraniana a Damasco, in Siria, che ha portato all’uccisione di Mohammad Reza Zahedi, importante generale delle Guardie rivoluzionarie.
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Secondo la Cnn, gli Stati Uniti si aspettano che l’Iran colpirà obiettivi all’interno di Israele e nella regione. Washington ha garantito a Israele che collaborerà nell’individuare e neutralizzare gli attacchi provenienti dall’Iran, che potrebbero vedere coinvolti anche alleati di Teheran. La comunità internazionale monitora la situazione, il ministro degli Esteri Antonio Tajani non ha nascosto la sua preoccupazione per la situazione in Medio oriente: “Invitiamo tutti alla prudenza, vogliamo una de-escalation e non un’escalation. Perchè poi un attacco provoca una reazione e la reazione provoca la contro reazione. Il messaggio di pace, positivo, che dà l’Italia che è un paese amico di Israele ma che vuole avere dialogo con tutti i Paese di quell’area, è quello di essere tutti quanti sempre più prudenti quando si compiono azioni di tipo militare”, le sue parole a margine degli Stati Generali dell’Economia organizzati da Forza Italia a Milano. Seguiranno aggiornamenti.
Franco Lodige, 13 aprile 2024
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