Aldo Cazzullo è persona intelligente, ma da qualche tempo s’è piegato ad un certo perbenismo tale per cui ormai non si distinguono più i suoi articoli da quelli di un qualsiasi direttore di Repubblica (non è che magari ci sta facendo un pensierino?).
Sullo scontro a distanza tra Sergio Mattarella ed Elon Musk, scrive Cazzullo: “È come far sedere l’uno di fronte all’altro Norberto Bobbio e Topo Gigio. Non sono soltanto persone diverse per generazione, cultura, linguaggio. Uno non è mai apparso in pubblico senza giacca e cravatta, l’altro si veste come uno svalvolato. Il presidente viene dalla civiltà giuridica mediterranea, il miliardario da Marte”. La differenza la vedrebbe anche un bambino, sia chiaro. È però la scelta di paragonare Musk a Topo Gigio che stride un po’.
Aldo forse si è dimenticato di fare un paio di precisazioni. Re Sergio nella vita ha fatto, a parte qualche anno da avvocato e professore universitario, il dipendente pubblico a tempo pieno (deputato, ministro, giudice della Corte Costituzionale, Capo dello Stato). Topo Gigio invece ha fondato o co-fondato Tesla, SpaceX, Neuralink e OpenAi, cioè l’intelligenza artificiale. In pratica, giusto per fare due esempi, Elon ha dato impulso alle auto elettriche che oggi tutti vogliono, ai lanci nello spazio con tanto di razzi che tornano integri a terra e ha impiantato un chip nel cervello di un tetraplegico oggi in grado di muovere col pensiero un mouse. Il tutto con 30 anni di vita in meno di Mattarella sulle spalle.
Qui parliamo dell’innovazione contro la regolamentazione. Del genio contro l’azzeccagarbugli. Non faremo poi il confronto tra il patrimonio miliardario di Elon e l’ottima pensione di Mattarella, sarebbe poco carino nei confronti del secondo. E mai, a differenza di Cazzullo, ci sogneremmo di scomodare Norberto Bobbio e il simpatico roditore della tv. Ma curriculum a confronto se c’è uno che fa la figura di Topo Gigio, beh: quello non è Musk.
la Vipera
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