Sexy influencer agli Uffizi, Sgarbi torna all’attacco: “A cosa le preferisco”

Continua la polemica sullo scatto di Alex Mucci e Eva Menta alla Galleria degli Uffizi

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vittorio sgarbi(2)

Non si placa la polemica sulle sexy influencer degli Uffizi. Nei giorni scorsi, Alex Mucci e Eva Menta, due modelle da 10 milioni di followers, hanno posato seminude di fronte alla Venere del Botticelli, con tanto di seni in bella vista. Apriti cielo. La foto ha letteralmente mandato in tilt i social provocando approvazione e disappunto.

Il primo a criticare le due ragazze è stato Alessandro Drago, consigliere comunale di Firenze in quota FdI: “La Venere del Botticelli – dice – non può essere usata da costoro per uno spot indecente e mi pare strano che i custodi non se ne siano accorti, e che a distanza di diverse ore al direttore Schmidt non siano arrivate le indegne immagini delle due sexy influencer”.

Gli Uffizi, appena scoppiata la polemica, sono corsi subito ai ripari chiedendo l’immediata rimozione dello scatto che, poco dopo, è scomparso dai canali Instagram delle modelle. Anche se le due ragazze ci tengono a precisare che le foto sono state semplicemente “archiviate”: “Sono le 4.30 del mattino – scrivono su Instagram – e ci rendiamo conto che la situazione è sfuggita di mano. Sta diventando frustrante contenerla. Abbiamo deciso di archiviare (momentaneamente) il post per fare calmare le acque, almeno finché la situazione non rientri. Questa non è un’ammissione di colpa da parte nostra, continueremo a far valere il nostro gesto come atto creativo e non denigratorio.”

Non poteva certo mancare la presa di posizione di Vittorio Sgarbi che si è subito lanciato in difesa di Alex e Eva: “Due influencer seminude agli Uffizi? Non capisco dove sia lo scandalo. Queste due ragazze andrebbero utilizzate (e non osteggiate) se la loro popolarità (sono seguite da 10 milioni di persone) servirà a portare più visitatori nei musei”. Per poi aggiungere provocazione alla provocazione: “Chiunque dovrebbe capire che una pala eolica nel paesaggio della Puglia, autorizzata da uno Stato complice e ignorante, è ben più grave del selfie di una ragazza in giro per gli Uffizi.” Come direbbe Cetto La Qualunque: “più pilu”, meno pale.

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