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Sfogo infermiere: i media s’inchinano al governo - Seconda parte

Nel frattempo il giovane infermiere ha rimosso il suo post su Facebook, e ci mancherebbe altro. Ma il Giornalismo, quello con la G maiuscola, di grazia, dove sta? Questi tromboni del pensiero unico filogovernativo non si sono stancati di creare un clima di ansia e tensione pubblicando notizie infondate, riprese da fonte Facebook (!!!), e neanche verificate? No, non si sono stancati. Però a questo punto siamo noi quelli stanchi, e non da oggi. Basta di questa stampa ridicola. Basta di questa stampa grottesca, che fa leva sui sentimenti di emotività del lettore per proteggere Istituzioni imbarazzanti. Basta di questa stampa che ignora ogni principio etico.

L’11 luglio è un giorno triste per l’informazione, che ormai non ha più vergogna di nulla. E che continuerà a martellare di false notizie menti facilmente malleabili, o semplicemente arrese. Ma non noi, spiriti liberi. Che continueremo a camminare con la schiena dritta, e a ragionare con le nostre teste, e che non ci faremo infinocchiare da quattro pennivendoli senza vergogna.

Fabrizio Lucherini, 12 luglio 2020

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