Vittorio Sgarbi senza freni. Come sempre, d’altronde. Durante La Ripartenza 2022, quando ha tenuto la sua lecture su “Raffaello, dio mortale” (guarda qui), il critico d’arte non ha mancato di dedicare una parte dell’intervento anche all’attualità politica.
In cima agli argomenti, ovviamente, la crisi di governo. Domani il premier si recerà prima al Senato e poi alla Camera per fare le sue comunicazioni dopo quattro giorni di riflessione. Draghi ha rassegnato le dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica dopo la decisione del M5S di non votare la fiducia a Palazzo Madama sul dl Aiuti. Mattarella ha respinto le dimissioni del premier, chiedendogli di “parlamentarizzare” la crisi. Ma fino ad ora sembra che i partiti non abbiano ancora trovato un accordo e le elezioni sembrano ormai davvero dietro l’angolo. Oggi Draghi ha incontrato Enrico Letta a Palazzo Chigi, mossa che ha “sorpreso” il centrodestra che si aspettava pari trattamento da parte del presidente del Consiglio in un momento molto delicato della politica italiana.
Secondo Sgarbi è normale che il premier stia registrando un calo dei consensi. Il motivo? Tra i suoi errori ci sarebbe quello di aver dato troppo spazio al ministro Speranza, o peggio di averne approvato in lungo e in largo le politiche di protezione sanitaria contro il covid. Parliamo del green pass, ovviamente, quello che – Supermario dixit – ci avrebbe dovuto assicurare di riunirci insieme a persone non infette e che invece si è rivelato un grosso buco nell’acqua.
“Draghi ha fatto errori gravi sulla gesione sanitaria – dice Sgarbi – ha sostenuto Speranza sulla quarta dose, la quinta dose, la sesta dose”. E ancora: “Non è possibile che lo Stato non stabilisca una malattia di Stato da cui devi curarti per forza”. Un intervento da ascoltare. E che fa sorridere.
dalla Ripartenza 2022, al teatro Petruzzelli di Bari