Zanzara tigre

“Si è ridotto al 25 aprile”. Cruciani contro la retorica del gay pride

L’editoriale del conduttore della Zanzara: dalla piazza arcobaleno ai calciatori francesi in allarme per l’ascesa di Le Pen

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così l’archiviazione della querela per diffamazione di Paola Egonu contro Roberto Vannacci, i recenti sviluppi del Gay Pride a Roma, le dichiarazioni di Piero Pelù e le preoccupazioni di due noti calciatori riguardo l’ascesa della destra in Francia.

“È finita come doveva finire, cioè con un nulla di fatto. Ricordate la famosa querela per diffamazione della signora Paola Egonu?” ha iniziato Cruciani, “Se uno non scrive cose infamanti, cose terribili, ma semplicemente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità, dov’è la diffamazione? Adesso un giudice ha deciso che non è appunto diffamazione. Ha detto una cosa scontata per cui non ci voleva un tribunale, bastava leggere. Invece la signora Paola Egonu, consigliata da non so chi, ha fatto perdere tempo alla giustizia italiana, a un gip, a un pm, non so chi sia, perché non sono esperto di queste cose, ha fatto perdere tempo infinito a queste persone, alla giustizia italiana, scartoffie, email, cose incredibili. E alla fine che è successo? Non c’è nulla, nessuna diffamazione, niente! Egonu! Egonu!”

Cruciani è poi passato a commentare il Gay Pride di Roma, affermando: “Allora, ormai il Gay Pride, e dico purtroppo perché il Gay Pride io l’ho sempre considerato una straordinaria manifestazione di libertà, si è ridotto al 25 aprile. Ormai è diventata la manifestazione ufficiale della sinistra italiana. Odio anti-israeliano, spesso, odio anti-israeliano, odio anti-israeliano, ho visto un acronimo, ho visto vari cartelli contro esponenti vari della destra italiana, LGBT let’s go bomb Tel Aviv quickly, c’era un cartello così: «LGBTQ: let’s bomb Tel Aviv quickly». Una cosa incredibile; insulti a chiunque, alla Meloni, a Vannacci. Va benissimo, ma è la manifestazione ormai ufficiale della sinistra italiana, diciamoci la verità, diciamoci la verità.”

Sul palco del Gay Pride, Piero Pelù ha evocato il pericolo fascista, suscitando la reazione di Cruciani: “Altro personaggio incredibile, Piero Pelù, sior Piero Pelù, no? Grande cantante, certamente, evoca, ve lo farò sentire fra poco, il pericolo fascista, evoca il pericolo fascista da un palco, ce le siamo segnate una per una, ma che hai segnato? Che ti sei segnato una per una, Pelù, ma che ti sei segnato? Che hai, il taccuino sulle cose fasciste che ha fatto il governo? Ma smettiamola!”.

Infine, Cruciani ha commentato le preoccupazioni dei calciatori Thuram dell’Inter e Mbappé, recentemente passato alla Real di Madrid, riguardo l’ascesa della destra in Francia: “Quarta cosa, perché oggi sono scatenato, due signori milionari, ultramilionari, giocatori di pallone, che si chiamano Thuram dell’Inter e Mbappé, appena passato per 125 milioni di euro di ingaggio personale alla Real di Madrid, sono terrorizzati. Sono terrorizzati dall’idea che la Le Pen possa vincere in Francia, che la destra possa vincere in Francia. Ma siamo terrorizzati, andate a votare contro gli estremisti! Ma chi siete? Avete paura quando vincono gli altri? Avete paura quando vincono, quando vince la democrazia? Ma che paura avete? Quale paura avete? Le Pen non è Hitler porca put****”.

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