Di critiche ne sono arrivate a gogo. I social li hanno presi di mira, Francesco Vaia ha biasimato la scelta, Salvini si è detto “senza parole”. Insomma: il singolo “Sì Sì vax” sulle note di Jingle Bells intonato da Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco non è piaciuto a molti (ad esclusione di Jerry Calà e Myrta Merlino). E tra le critiche più dure si iscrive sicuramente quella di Ultimo, giovane artista romano già concorrente di Sanremo qualche edizione fa.
Su Instagram, Ultimo non ha lesinato parole sprezzanti indirizzate al trio canterino dei virologi. “Lasciate che a cantare e a tornare sul palco siano i cantanti e tutti quelli che lavorano con noi – ha scritto l’artista – Sono due anni che molti di noi non possono fare il loro mestiere”. E ancora: “Tornate negli ospedali a fare il vostro lavoro. Smettetela di andare in tv a fare i pagliacci e le star”.
Va detto che i diretti interessati si sono difesi a loro modo. Bassetti ha detto di aver condiviso il contenuto del testo della canzone, ritenendola a suo modo “scientifica”, invitando le persone e gli odiatori da tastiera a non soffermarsi sulla forma. Pregliasco è sembrato il più entusiasta del pezzo, tanto da ricantarlo anche in diretta su La7. “Sono due giorni che mi massacrano sui social per la canzoncina ‘Sì sì vax’ – ha detto Pregliasco – me ne stanno dicendo di tutti i colori mentre la mia intenzione era solo quella di dare l’immagine di essere una persona come tutti, che ha voglia anche di scherzare, e comunque dare un messaggio positivo che non toglie niente al fatto di fare ricerca, lavorare e fare comunicazione come è giusto che sia”. Ultimo, è evidente, non la pensa così.