Cultura, tv e spettacoli

L'addio del conduttore

“Si vive pure senza”. Manuela Moreno stende Fazio (e la sinistra in Rai)

Sono due i principali argomenti di discussione in questi giorni tra i vedovi della Rai che fu, quella in cui Fabio Fazio era la star prima di andarsene autonomamente a Discovery. Prima accusa: “La destra della Meloni sta occupando la Rai”. Seconda accusa: “Hanno cacciato il conduttore di Che tempo che fa”. Come noto, sono due mezze bufale. Innanzitutto perché se c’è qualcuno che in questi anni ha fatto il buono e il cattivo tempo (appunto…) a Viale Mazzini quella è proprio la sinistra. E poi perché Fazio se n’é andato ancor prima che discutessero il suo contratto, non rinnovato dall’ad messo dal precedente esecutivo, e soprattutto per andare a incassare qualche milione sul Nove.

A riassumere questi concetti in una caustica intervista sul Corriere della Sera è Manuela Moreno, giornalista entrata in Rai nel 1992, passata dalla lista precari al Tg1, poi Tg2 e infine conduttrice del Tg2 Post. Di cui è il volto noto. In queste ore il suo nome circola come possibile prossima conduttrice di Agorà su Rai3. Lei non si sbilancia: “Non ho ricevuto nessuna chiamata, ma sono pronta, anche se sono felice dove sto. Il mio ex direttore Gennaro Sangiuliano non voleva perdermi: “La Moreno adda murì a Post”. Ma quando le chiedono se è vero che il centrodestra sta “occupando la Rai”, non si trattiene e candidamente fa notare che “forse l’occupazione c’era prima: in 31 anni non ho mai avuto un programma, ora scoprono che sono brava”. Chiaro?

E sull’addio di Fazio le parole della Moreno sono ancor più dirette. Certo, dal punto di vista degli ascolti per la Rai il trasloco altrove di Che tempo che fa potrà provocare qualche problema. “È una perdita”, dice la giornalista del Tg2, “ma si vive anche senza di lui”. Andato via un Fazio, in sintesi, se ne farà un altro. “Lo conosco da quando lavoravo alle tv private e lui faceva l’imitatore”, conclude Moreno. Poi la stilettata finale: “Magari avrà budget più interessanti…”.

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