“Siete dei pazzi totali”. Cruciani indignato per l’abolizione del Natale

L’editoriale di Giuseppe Cruciani a La Zanzara: dal caso Sgarbi alla questione Israele-Hamas

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La Zanzara 26 ottobre 2023 porro

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così il caso Sgarbi e il dibattito sull’inclusività nell’Istituto Universitario Europeo di Firenze.

“Allora ragazzi – ha esordito il conduttore – iniziamo subito. Qualcuno vorrebbe le dimissioni di Sgarbi da sottosegretario alla cultura. A me non interessa molto se resta segretario alla cultura, sottosegretario, viceministro della cultura o no. Deve al fisco forse 715.000 euro. Ma uno potrebbe dire: chi non ha problemi col fisco in Italia?”. Cruciani si schiera col critico d’arte: “Ma la cosa cosa sotto accusa qual è? È quella delle consulenze, dei musei. Insomma Sgarbi si fa pagare per andare nei musei per aprire delle mostre. Lo ha sempre fatto. Io difendo Vittorio Sgarbi. Lo ha sempre fatto. Sgarbi è Sgarbi. Ma uno non può farsi pagare per andare a delle mostre? Non può farsi pagare per girare l’Italia? È sempre Sgarbi. Se non lo volevate al governo non lo nominavate sottosegretario. Non è che quello smette di guadagnare e finisce la sua vita professionale. Fa delle consulenze in ambito artistico e prende dei soldi da organizzatori eccetera. Dov’è il reato? Una cosa pazzesca. Difendo Vittorio Sgarbi.”

Cruciani ha poi espresso la sua indignazione per l’Istituto Universitario Europeo di Firenze: “Seconda cosa. Allora, l’Istituto Universitario Europeo di Firenze. Io vi dico solo questo. Io non sapevo manco che esistesse questo Istituto Universitario Europeo di Firenze il quale, in nome dell’inclusività vorrebbe ribattezzare la festa di Natale in un altro modo. Io vado ai matti, solo quando sento la parola inclusività, la parola inclusione mi fa schifo, mi fa orrore. In un altro modo. Ma tu ti rendi conto? ‘Festa di fine anno’ perché il linguaggio deve essere inclusivo. Altro che dare i soldi in nome dell’inclusività. Dovrebbero togliergli i soldi perché da un lato le feste religiose vanno inserite e dall’altro il linguaggio con cui le si comunica deve essere inclusivo. E che male c’è a parlare di Natale? Qual è la cosa non inclusiva del Natale? Di cui non frega niente nessuno, peraltro l’aspetto religioso. La gente va in vacanza, punto e basta. Voi siete matti, siete pazzi. Siete pazzi totali”.

Il conduttore di Radio24 ha infine affrontato la questione IsraeleHamas: “Un’altra cosa che riguarda sempre la vicenda di Hamas Israele. Oggi schierarsi a fianco della democrazia imperfetta dello Stato d’Israele, come tutte le democrazie, è certamente politicamente scorretto. Ma la maggioranza delle persone sono a favore dei poveri palestinesi, capito? Sono contro lo Stato d’Israele e indirettamente a favore di quei tagliagole lì. Questo è il punto. Dunque è una posizione impopolare.”

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