La base di Sigonella è stata in lockdown, poi la situazione è rientrata. Lo hanno fatto sapere sui social le stesse autorità americane.
“Attenzione – si leggeva nel primo post di questa mattina – a causa di una situazione in corso al punto di controllo di ingresso NAS Sigonella (NAS 2) rimane in vigore un ordine di confinamento. Tutto il personale a bordo di NAS 2 dovrà seguire le istruzioni delle Naval Security Forces e monitorare AtHoc per aggiornamenti. Il traffico in entrata e in uscita dai punti di controllo base NAS 2 è sicuro. Il traffico è stato reindirizzato alla porta Itaf est. Il personale dovrebbe evitare di viaggiare sull’autostrada SP105 tra il complesso abitativo Marinai e la base NAS 2″. Non si conoscono ancora nel dettaglio le cause.
Poi la base Usa di Sigonella ha spiegato che “oggi è stato ordinato il lockdown in risposta a un incidente di sicurezza. La situazione è stata risolta alle 11.25 e il lockdown rimosso”. Adesso dunque “le corsie di traffico in entrata e in uscita presso il punto di controllo dell’ingresso della base Nas 2 sono aperte”. “Siamo grati al nostro personale di sicurezza della Marina per la rapida risposta”, ha concluso la nota pubblicata sui social.
La chiusura, ha riferito l’Ansa citando alcune fonti militari italiane, era dovuta dunque ad una normale operazione di controllo “che si ripete abitualmente”. Insomma: dietro tutto ci sarebbe “un’errata interpretazione di un post della marina militare Usa che parlava di lockdown, riferendosi all’accesso al Nas 2”.
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