L’incoerenza della sinistra è cosa nota. La polemica strumentale è all’ordine del giorno, un’unica stella polare: contrastare il governo. E quindi se le forze dell’ordine rispondono alle violenze di studenti e centri sociali, ecco i compagni in fila come i soldatini a delegittimare le forze dell’ordine con l’obiettivo di colpire Giorgia Meloni e i suoi ministri. Di fronte a minacce, sputi e attacchi, gli agenti non hanno lesinato manganellate. Nulla di antidemocratico, sia chiaro, ma dal Partito Democratico al Movimento 5 Stelle tutti d’accordo nell’assaltare le autorità, nel gettare fango sugli agenti che rischiano la pelle per garantirci la sicurezza. E poi torniamo all’incoerenza.
I poliziotti non hanno ricevuto grandi manifestazioni di solidarietà dalla sinistra di fronte alle violenze di antagonisti, centri sociali e compagnia cantante. Lo abbiamo visto negli ultimi giorni, il solito gioco al massacro e nulla più. Ma cosa accade quando è la sinistra ad avere bisogno della difesa e della protezione delle autorità? Ecco la richiesta dei manganelli. Emblematico quanto accaduto a Milano, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. Scontri e tensioni alla manifestazione per la presenza della Brigata ebraica, con giovanissimi armati di bastoni e armi da taglio pronti a fare male. Questa la denuncia di Lia Quartapelle, volto noto di casa Partito Democratico: “Siamo stati lasciati soli dalle forze dell’ordine arrivate dopo parecchi minuti. Dobbiamo ringraziare i City Angels se non è successo qualcosa di grave”.
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Quindi proviamo a capire: dopo aver attaccato senza mezzi termini i poliziotti per aver fatto il loro dovere (evitare una marcia sulla sinagoga di Pisa o l’assalto del consolato Usa a Firenze, per citare solo due esempi), ossia rispondere alle violenze, la sinistra invoca il manganello quando di mezzo ci sono i compagni? Doppiopesismo allo stato puro. Sia chiaro: la Quartapelle ha ragione a chiedere l’intervento delle autorità a difesa di chi esercita diritti costituzionali come manifestare. Ma allo stesso tempo perchè sono state spese parole ignobili nei confronti di donne e uomini che hanno fatto rispettare la legge? Perchè gli studenti aggressivi sono stati spalleggiati e coccolati? Il paradosso è visibile ad occhio nudo: prima il ministro Matteo Piantedosi veniva criticato per aver permesso i presunti abusi, mentre ora dovrà rispondere a un’interrogazione dalla Quartapelle. Evidentemente il “clima di repressione” è svanito nel nulla.
Franco Lodige, 27 aprile 2024
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