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Un 2024 da sballo

Sinner, Paolini, la Ducati: quest’anno di sport ci ha regalato grandi soddisfazioni

jannik sinner
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Con il 2024 ormai in archivio, l’occasione è ghiotta per tracciare un bilancio di questo anno di sport tricolore, rievocandone gli snodi principali ed anzitutto dando il giusto risalto a quelle imprese che ci hanno emozionato e che difficilmente dimenticheremo.

Un tennis pazzesco

Appare doveroso iniziare questo racconto celebrando lo straordinario 2024 del tennis azzurro in cui sono state scritte nuove pagine di storia; a livello di squadra indimenticabili le vittorie – a distanza di pochi giorni l’una dall’altra – al femminile nella Billie Jean King Cup ed al maschile in Coppa Davis. Se per le ragazze guidate da Tathiana Garbin si tratta del 5° trionfo di sempre nella competizione, i ragazzi di Capitan Filippo Volandri hanno alzato al cielo la prestigiosa insalatiera per la terza volta, bissando la strepitosa vittoria del 2023.

Inevitabilmente i personaggi copertina di questo anno d’oro dell’Italia del Tennis sono Jannik Sinner e Jasmine Paolini.

Il fuoriclasse di Sesto Pusteria si è reso protagonista di un 2024 sfavillante, una cavalcata trionfale che lo ha portato a conquistare la vetta della classifica ATP ed a chiudere l’anno da numero 1 del tennis mondiale. Il suo palmares in questo anno parla da solo; 2 Tornei dello Slam (Australian Open e US Open), 3 Masters 1000 (Miami, Cincinnati, Shanghai), 2 ATP 500 (Rotterdam, Halle), le ATP Finals (Torino) e la Coppa Davis (la seconda consecutiva) come ciliegina sulla torta.
Davvero mostruoso poi il record di 73 vittorie sui 79 match disputati (percentuale di vittorie superiore al 92%) che certifica lo strapotere, la forza e la crescita esponenziale di uno Jannik destinato a stabilire nuovi primati e che negli anni a venire battaglierà con Carlos Alcaraz per il titolo di Re del Tennis mondiale.

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Da incorniciare anche il 2024 di Jasmine Paolini vissuto con un fantastico crescendo che l’ha portata ad issarsi fino al 4° posto del ranking WTA dove ha chiuso la stagione; in singolare la toscana ha raggiunto 2 Finali dello Slam (Roland Garros e Wimbledon) e conquistato il WTA 1000 di Dubai. In doppio, dove con Sara Errani forma una delle coppie più forti del circuito, ha conquistato 2 WTA 1000 (Roma e Pechino), il WTA 500 di Linz e soprattutto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi; e per chiudere in grande stile una stagione di per sé già indimenticabile la straordinaria vittoria in Billie Jean King Cup.

Da sottolineare come dietro a Jannik e Jasmine vi sia un intero movimento che sta vivendo un momento magico; basti pensare che il 2024 del tennis si sia concluso con ben 9 azzurri nella Top 100 del Ranking ATP e 3 azzurre tra le prime 100 al mondo. Citazioni d’obbligo per un Matteo Berrettini che sta tornando sui livelli cui ci aveva abituato prima degli infortuni (nonché grande trascinatore in Coppa Davis) e per una Lucia Bronzetti che ha chiuso l’anno alla grandissima ritagliandosi un ruolo da protagonista assoluta nella vittoria italiana in Billie Jean King Cup.

L’Italia dei motori

Guardando all’Italia dei motori da celebrare il 2024 della Ducati che si è confermata una volta di più la moto da battere dominando in lungo e in largo la MotoGP; Jorge Martin ed il due volte iridato della top class Pecco Bagnaia hanno dato vita ad un duello appassionante che si è risolto a favore dello spagnolo nell’ultima e decisiva gara di Barcellona. Anche se non ha centrato uno storico tris, il torinese si è comunque reso protagonista di una stagione di altissimo livello (nella quale ha colto ben 11 vittorie domenicali) e va sottolineata la sua grande sportività nell’accettare il responso della pista e nell’abdicare dal trono della MotoGP; va da sé che ora l’attesa sia già rivolta al 2025 quando la Ducati ufficiale schiererà un vero Dream Team composto da Pecco Bagnaia e Marc Marquez e con ogni probabilità sarà lotta in “famiglia” per il titolo mondiale.

Se a Borgo Panigale il 2024 resterà un anno da ricordare, difficilmente sarà così anche a Maranello; la Ferrari ha vissuto una stagione in chiaroscuro, sicuramente in crescita rispetto a quella precedente ma evidenziando ancora lacune in termini di performance e di continuità di rendimento. Paradossalmente, il Cavallino Rampante, mai realmente in lotta per il mondiale piloti (dominato dal “solito” Verstappen nonostante una flessione nella seconda metà di stagione), è rimasto fino alla fine in lizza per la conquista di quello costruttori (andato poi alla McLaren); indubbiamente, al di là della “novità” McLaren, il gap con la Red Bull si è ridotto e l’auspicio è proprio quello che il 2025 possa essere l’anno buono per tornare a conquistare quel titolo piloti che a Maranello manca ormai dal lontano 2007 (quando a trionfare fu Kimi Raikkonen). Quasi inutile sottolineare come la nuova coppia di assi del volante formata da Leclerc ed Hamilton (il cui imperativo è quello di riportare la Rossa ai livelli che le competono e quindi a lottare per vincere) stuzzichi non poco la curiosità e l’interesse di tifosi e addetti ai lavori.

Le Olimpiadi del volley

L’evento clou dell’estate, rappresentato dalle Olimpiadi di Parigi, ha portato in dote all’Italia 40 medaglie (12 ori, 13 argenti e 15 bronzi) ed il 9° posto finale nel medagliere; nonostante la difficoltà nello scegliere un momento iconico per i nostri colori, idealmente attribuiamo questo titolo al fantastico oro conquistato dalle ragazze del volley guidate da Julio Velasco.
Le azzurre, che mai prima di Parigi avevano conquistato una medaglia olimpica, si sono rese protagoniste di una vera e propria cavalcata trionfale che le ha portate sul tetto del mondo “schiantando” nell’atto conclusivo con un secco 3-0 gli Stati Uniti; per Velasco una sorta di rivincita personale a distanza di quasi 30 anni da quando sfiorò l’oro ad Atlanta 1996 con l’Italvolley maschile inchinandosi in finale all’Olanda.

Il calcio non sa più vincere

Decisamente deludente il 2024 per l’Italia del calcio, culminato nel clamoroso flop agli Europei; gli azzurri, che si presentavano in Germania da campioni in carica, complici un gioco ed una carica agonistica a dir poco rivedibili, si sono dimostrati non all’altezza dell’evento ed hanno rapidamente abbandonato qualsiasi velleità di difesa del titolo conquistato a Wembley tre anni prima.

Dopo aver acciuffato la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta grazie al pareggio in extremis con la Croazia, gli uomini di Spalletti sono stati surclassati in modo netto ed inequivocabile dalla Svizzera agli ottavi uscendo così anzitempo (e meritatamente) dalla rassegna continentale. Segnali incoraggianti si sono visti nel girone di Nations League, chiuso al 2° posto dietro la Francia e con l’Italia attesa nei quarti da una doppia sfida di prestigio con la Germania a marzo; per dire se la nostra nazionale sia effettivamente “guarita” dovremo però attendere il cammino di qualificazione al mondiale americano del 2026.

Nella consapevolezza che indipendentemente da quali saranno le avversarie degli azzurri (dipenderà dall’epilogo del doppio confronto con i tedeschi in Nations League), l’Italia 4 volte campione del mondo, dopo aver clamorosamente mancato la qualificazione alle ultime 2 edizioni della rassegna iridata (Russia 2018 e Qatar 2022) non può assolutamente fallire l’obiettivo minimo di essere presente ai blocchi di partenza del Mondiale che nel 2026 si svolgerà tra Stati Uniti, Canada e Messico.

Enrico Paci, 31 dicembre 2024

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