Esteri

Sinwar confessa: Hamas sacrifica i civili. E nessuno s’indigna

I terroristi non vogliono la tregua. E giudicano i morti palestinesi come “utili alla causa”. Cioè sacrificabili

Sinwar Hamas © Abd Almohimen Sayed tramite Canva.com

C’è una cosa incredibile che i giornali oggi dimenticano, soprattutto la Mezzaluna24Ore, cioè il giornale più filo palestinese che esiste in Italia, cioè il giornale dei confindustriali italiani. Il Sole titola così: “Hamas pronta ad accettare la tregua in Medio Oriente, la lettera dei genitori dei soldati israeliani: ‘Deponete le armi e tornate a casa subito'”. Ecco, questa è come non fare informazione. Questo titolo, in prima pagina della Mezzaluna 24 Ore, è una lezione di giornalismo per chi volesse fare giornalista da grande: è la straordinaria mistificazione della realtà che un giornale di opinione può avere (in maniera anche legittima). Follia.

Tutti i giornali di tutto il mondo, di tutto il mondo, almeno quelli che ho letto io questa mattina, a sinistra e a destra, oggi titolano su una notizia diametralmente opposta. Sapete qual è la cosa diametralmente opposta? Che Hamas non vuole fare la tregua. Hamas non vuole la tregua!

La notizia oggi è che il capo di Hamas, mente del massacro del 7 ottobre, Yahya Sinwar, non solo ha confermato l’indecisione dei terroristi sulla tregua proposta dagli Stati Uniti. Ma ha anche confessato che i morti palestinesi sono “sacrifici civili necessari”. Capito? I decessi in Palestina sono utili alla causa! Questa è la notizia.

Sinwar ha per la prima volta ammesso in una serie di dichiarazioni fatte con i suoi pari grado in giro per il mondo, che se muoiono i palestinesi non gliene frega nulla! I morti gli sono utili per fare la vittima, così che la Mezzaluna24Ore, possa dire “poveri i palestinesi”. I quali sono seriamente dei poveri, ma per colpa di Hamas, non per colpa degli israeliani soltanto.

dalla Zuppa di Porro del 12 giugno 2024

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