Città e territori sempre più interconnessi: il futuro è a portata di smartphone. Pietro Labriola, Amministratore Delegato Tim, lo descrive così: “Le smart city consentiranno di controllare in tempo reale tutti gli eventi, dal traffico all’inquinamento e fino a tematiche più complesse”. La tecnologia, in questo senso, aiuterà i cittadini sia nelle attività quotidiane sia nelle circostanze straordinarie. Nelle zone ad alto rischio idrogeologico, ci ha spiegato ad esempio Labriola, le applicazioni di smart city consentiranno di “inviare un allarme alla popolazione con un’ora di anticipo e guidare il deflusso verso aree più sicure attraverso gli smartphone”.
Ospite alla Ripartenza 2024 di Bari, l’Amministratore Delegato di Tim ha raccontato a Nicolaporro.it come cambieranno le nostre città e il nostro modo di lavorare grazie alle tecnologie del settore telecomunicazioni. Presto, a cominciare da Milano, sul territorio italiano arriveranno anche le nuove cabine digitali di Tim, che – ha detto Labriola – “diventeranno dei punti di informazione e delle centrali di smart city, ma anche dei riferimenti ai quali le donne che temono per la loro sicurezza possono rivolgersi”.
Infine la riflessione sul futuro delle reti di telecomunicazione, in riferimento alla nuova società interconnessa e alle sue applicazioni. “Il consumo dei dati arriva da una serie di applicazioni: costruire una rete di telecomunicazioni richiede 18 mesi di anticipazione delle previsioni. In passato gli operatori riuscivano a farlo, oggi non più perché non siamo noi a decidere cosa faranno le applicazioni e i social. Prima o poi questo potrebbe essere un problema. Abbiamo bisogno di conoscere la crescita dei dati e capire chi pagherà per tutti questi dati”.
Marco Leardi, 17 luglio 2024
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