Smettetela di rompere le palle a Facci

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non disturbate facci

Ma basta con le polemiche contro Facci, La Russa, Meloni e contro la destra. Sarà che con queste temperature ogni stronzata viene percepita come tre, ma se continua così inizio a seguire i consigli dei telegiornali contro l’afa: bere tanta acqua, stare in casa nelle ore più calde, mangiare tanta frutta. Che poi sono i suggerimenti che mi avrebbe dato mia nonna ma che oggi diventano notizie. Spero solo che non arrivino i no-afa, con girotondi a Capalbio. Come i commentatori che continuano a rompere le palle a Facci e non comprendono che diventano dei “Tafacci”.

Potete pensare quello che volte ma una qualità che non manca a Facci è di essere sincero, quando scrive, poi non lo conosco personalmente quindi non so. Queste polemiche contro Facci sono insulse quando diventano attacchi personali perché dimostrano come i giornalisti continuino a non capire che per i lettori conta cosa si scrive e non chi scrive. Uno può essere quello che vuole nella vita privata, chi se ne frega! Bisogna leggere gli scritti: se si applicasse questo metodo alla maggior parte degli scrittori della storia della letteratura e del giornalismo non salveremmo nessuno.

Certo, “fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache” è un’espressione così infelice che non solo le donne ma anche i tossici si sono dissociati. Facci ha chiesto scusa, si è dissociato da se stesso. E non credo sia per una striscia… sulla Rai tivù. Ha anche scritto di essere stato lui stesso un cocainomane in un editoriale: cosa volete di più? Barabba o Facci?

La sinistra a furia di attaccare Berlusconi e il berlusconismo non comprende che le loro diventano opinioni “ad personam”. Sottolineo che sono sempre stato di sinistra: talmente tanto che, infatti, sono diventato di destra. Il figlio di La Russa e il caso della presunta violenza. Anche qui: non lo conosco, non mi interessa ma voglio dire da quello che scrive nelle sue canzoni da come rapper neanche una pornostar sarebbe andata da lui. Poi questa storia delle ragazze che “non ricordo più”, “ho avuto un vuoto di memoria”, “mi devono aver messo qualcosa nel bicchiere” è diventata quasi un format televisivo. Sempre la stessa storia: anche una ragazza di 11 anni ormai sa che non deve abbandonare il proprio drink in una discoteca. “Non mi sono accorta”, ma a cosa pensavi? Dov’eri? C’eri?

Non voglio difendere nessuno, non conosco il caso come gli inquirenti che stanno indagando ma tutti questi attacchi a politici o giornalisti bollati come di “destra” mi ricordano un colpo di status. Certo dobbiamo essere garantisti e attendere la fine delle indagini prima di condannare una vittima di stupro, ma cosa credeva? Di andare a casa di un rapper che canta “fanculo la tua donna… su una poltrona con una troia” e fumare con Leonardo Apache La Russa il calumet della pace? Per questo sul caso bisogna avere almeno qualche riserva.

Sarà il caldo africano a farmi scrivere tutto questo, ma comprendetemi ogni notte ho l’incubo di trovarmi in ascensore a discutere del tempo con Greta Thunberg. “Nel 2050 le temperature della terra saranno insopportabili”, scrivono intanto i giornali: non conviene chiedersi prima se al 2050 ci arriviamo?

Gian Paolo Serino, 16 luglio 2023

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