Politica

Sondaggi, doppia mazzata per Elly Schlein

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Il Partito Democratico (Pd) si sta trovando di fronte ad un inizio d’anno poco promettente, con sondaggi che non mostran nulla di positivo all’orizzonte. Ieri Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera aveva mostrato come, nonostante i tanti casi mediatici di queste settimane, dalla pistola di Pozzolo all’inchiesta sui Verdini, il sostegno degli elettori al governo Meloni non sta venendo meno. Anzi: il giudizio sul premier è tornato a crescere, attestandosi ai livelli di prima di Natale, come se gli “scandali” di Capodanno non ci fossero mai stati.

Ad assestare la seconda mazzata alla sinistra sono però anche i sondaggi realizzati da Noto per Porta a Porta. Elly Schlein, attuale leader del Pd, si trova di fronte a una sfida decisamente difficile: quella di scegliere se candidarsi alle Europee, sfidando la Meloni, ma andando contro al volere di una larga fetta del suo partito. Il problema, per Schlein è che secondo i sondaggi la sua candidatura non avrebbe un impatto significativo sul consenso del partito, portando solo un modesto aumento dello 0,5%: con Schlein capolista in tutte le circoscrizioni, il Pd vedrebbe crescere il suo consenso solo dal 19,5 al 20%. Secondo Roberto Weber, presidente dell’Istituto IXe, “il valore aggiunto della segretaria dem – spiega – è limitato”. Se si esclude, ma il contentino vale poco, che la presenza delle due leader in lista mobiliterebbe un po’ gli elettori spingendoli a non disertare le urne.

D’altro canto, Schlein deve lottare non solo per aumentare il consenso del suo partito, ma anche per mantenere intatta la posizione alla guida nel partito. E qui i rischi sono enormi. L’altro problemino di Elly riguarda infatti l’avversario. La candidatura di Meloni offre invece “molte opportunità” a Fratelli d’italia, come sottolineato da Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research. Secondo i calcoli di Noto, se il premier si presentasse da capolista in tutte le circoscrizioni, FdI passerebbe dal 28 al 32%. Cioè un 4% in più rispetto a presentarsi col solo simbolo di partito. Col rischio, serio, per Elly Schlein, di perdere in un colpo solo le elezioni e pure la segreteria dem. Paolo Gentiloni resta alla finestra.