Sondaggi, Schlein scende sotto la soglia psicologica

Vola Giorgia Meloni, male invece Forza Italia. Ma la vera e propria débâcle è per il Partito Democratico di Elly Schlein

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Cattive notizie per Elly Schlein dai sondaggi. Ottime invece per Giorgia Meloni ed il centrodestra. Notizie che arrivano direttamente dai dati pubblicati da YouTrend per SkyTg24. Sia in termini di fiducia nei confronti dei singoli leader, che sotto il profilo delle preferenze degli elettori per i partiti. Pare quindi che il via libera alla terza ed alla quarta tranche del Pnrr (35 miliardi che arriveranno a fine di quest’anno), l’accordo con la Tunisia sul lato migratorio ed infine la vicenda Zaki abbiano, ancora una volta, convinto gli italiani che Giorgia Meloni stia seguendo la strada giusta.

Crisi Schlein nei sondaggi, vola Meloni

Partendo però dalla fiducia nei confronti dei leader politici, il dato sicuramente più impressionante è il tracollo della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che convince solo il 22 per cento degli elettori del sondaggio, in calo di due punti percentuali. Dall’altra parte, il 67 per cento degli intervistati ha le idee chiare: la leader del Nazareno non è la figura adatta per la guida del Paese.

Un dato che non rispecchia invece l’alleato Giuseppe Conte, che rimane saldo al secondo posto e col 35 per cento di consensi, dietro all’irraggiungibile Giorgia Meloni, la quale ha ormai sfondato da tempo la soglia del 40 per cento (ora si attesta al 42 per l’esattezza). Seguono poi Antonio Tajani e Matteo Salvini, rispettivamente al 25 ed al 24 per cento. La figura che più convince, però, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ben il 62 per cento degli interpellati.

Sondaggi

Ancora, sul lato dei partiti, abbiamo una chiara rappresentazione di come il tanto ventilato “effetto Schlein” di questi mesi sia soltanto una favola. Fratelli d’Italia cresce ancora e si attesta al 29,6 per cento, mentre al secondo posto il Pd perde quasi un punto percentuale e scende al 19,4 per cento. Un vero e proprio smacco che permette al Movimento 5 Stelle di accorciare il deficit, che ora dista circa 4 punti percentuali: 19,4 per cento contro 15,5 per cento.

Il dato diventa ancora più interessante se andiamo a guardare i risultati delle elezioni politiche dello scorse settembre 2022. Il Partito Democratico, ai tempi guidato da Enrico Letta, si fermò a quasi 5 milioni e mezzo di voti, pari al 19,04 per cento. Oggi, cambia solo uno zero ed il risultato rimane quasi invariato: 19,4 per cento appunto. Letta però lasciava il Pd a “soli” 6 punti percentuali da Giorgia Meloni. Ora, il divario è invece di circa 10.

Per approfondire:

Lieve incremento anche per la Lega di Matteo Salvini, in crescita dello 0,1 per cento che permette di sfiorare il 9 per cento dei consensi (più precisamente, il Carroccio si ferma all’8,9); mentre le brutte notizie arrivano in casa azzurra, dove Forza Italia perde quasi un punto percentuale, scendendo a quota 6 per cento. Seguono poi Verdi – Sinistra Italia, Azione ed Italia Viva, rispettivamente al 3,9 per cento, 3,6 per cento e 2,9 per cento.

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