Visto che parlare di Palestina e Israele si scontra con opinioni contrapposte molto radicate, cambiamo argomento e parliamo del fatto che ora per chi vuole vivere di rendita (o usura come si diceva una volta) comprando obbligazioni o fondi specializzati in obbligazioni adesso è una festa. Questo è interessante da un punto di vista sociale, perché si apre una stagione in cui chi ha soldi (tanti) può vivere di rendita. E può essere interessante anche da un punto di vista pratico, per chi fosse interessato a investire qualcosa.
L’inflazione è scesa velocemente in Italia all’1,8%, grazie al calo generale dell’attività economica (che ci mette già di fatto in recessione). Intanto però i BTP a dieci anni rendono sul 4,6%, sempre più che negli altri paesi eccetto Uk e quindi avresti ora un rendimento reale del 3%.
Ora hai ad esempio la Cassa Depositi e Prestiti che fa una piccola emissione di 1,5 miliardi in cui paga il 5% per i prossimi tre anni (e poi Euribor +0,9%) per 3 anni e quindi rende, rispetto ai BTP a 6 anni quasi un 1% di più. D’accordo piccole cose.
In America è tutta un’altra cosa. I tassi di interesse sono saliti al 5,5%, ci sono di nuovo grandi opportunità di vivere di rendita, dopo che negli ultimi anni era diventato impossibile per via della famosa politica dei tassi interesse a zero, in Usa come in Europa e Giappone. Negli ultimi due anni poi tutte le obbligazioni e tutti i fondi obbligazionari hanno fatto perdere soldi, come mai era successo da 40 anni. Perché alzando i tassi di interesse da 0 al 5,5% le quotazioni di tutti i titoli erano ovviamente (simmetricamente) crollate. Per cui chi aveva fondi obbligazionari e titoli di stato ha perso molto, anche dei 20%, cosa che non succedeva da 50 anni. Questo lo vedi anche in Italia, se apri l’estratto conto del fondo comune obbligazionario che avevi comprato qualche anno fa.
Ma adesso i problemi per chi vive di rendita finanziaria sono finiti. Questa occasione si è creata perché, ad esempio, in America i mutui costano il 7,2% (in Europa sul 3% e rotti), i prestiti auto arrivano al 9%, ci sono molti prestiti bancari cartolarizzati che pagano percentuali tra 8 e 10%, lo scoperto sulla carta di credito (che in America si usa) arriva al 27% che è il record storico. In altre parole, con la Federal Reserve che alza di colpo i tassi da 0% al 5,5%, poi tutti gli altri tassi su obbligazioni cartolarizzate di mutui, carte di credito, prestiti bancari, prestito auto ecc… sono salite anche loro. E in America molto di più che in Europa o Asia.
È più facile spiegarsi con esempi. Questi sono i titoli di stato Usa più citati, come i BTP in Italia, quelli a 10 anni e sono crollati, solo nell’ultimo anno da 131 a 106, per cui solo ora sono interessanti da comprare, mentre un anno fa era un bagno di sangue. Il crollo sembra infatti finalmente finito, perché l’economia da segni di indebolirsi, per cui molta gente da questa settimana li sta di nuovo comprando.
Adesso chi ha soldi e vuole vivere di rendita ha l’inflazione che scende (anche in Europa), i tassi però verranno ancora tenuti alti dalla Federal Reserve perché l’economia Usa è stata surriscaldata per tre anni da enormi deficit, ancora all’8% del Pil e quindi si teme che l’inflazione sia diventata “vischiosa” (che la gente ci si sia abituata, per cui sia imprese che dipendenti si stiano abituando e quindi alzino i prezzi e chiedano aumenti). Per spezzare questa abitudine quindi la Fed terrà i tassi al 5,5% per altri due anni. Anche perché il governo Biden continua a fare deficit intorno all’8% del Pil (in Europa siamo tornati sul 4,5% medio).
In America ci sono opportunità di comprare società che investono, in modo leggermente più complesso, in varie forme di debito e ti possono pagare dal 9 al 14% di dividendi. Se le compravi anche solo questa estate rischiavi che la quotazione scendesse ancora, anche di un 5% in due o tre mesi, come per i titoli di stato visti sopra. Ora invece sembra che l’economia rallenti e l’inflazione scenda sul 3% e rotti per cui non hai più molto rischio.
Facciamo un esempio. Questo è un titolo quotato in borsa, che contiene obbligazioni varie (non di Stato) e paga il 14%, non il 4,5% come i titoli di Stato, sotto forma di dividendo, che però viene da interessi di titoli che ha dentro. Anche questo titolo di borsa “obbligazionario” ovviamente è sceso anche lui negli ultimi due anni, perché tutto il reddito fisso è sceso di prezzo. Ora è stato riempito di titoli di debito cartolarizzati vari che esistono in America (in Europa poco) che pagano molto, per cui ti paga un 14% all’anno e come prezzo non dovrebbe ora scendere (perché appunto il grande rialzo dei tassi e quindi crollo dei prezzi è finito)
Bisogna discutere il fatto che l’America è un paese dove la rendita è una “industria” enorme. Gli interessi non hanno limiti legali di alcun genere, il debito è incoraggiato dalle leggi (sconti gli interessi dalle tasse), tutto viene cartolarizzato, tutto viene anche poi usato per creare derivati ecc. In più ci sono anche qualche centinaio di fondi “chiusi” quotati in borsa con dentro obbligazioni il cui valore oscilla anche del 10 o 20% rispetto al valore delle obbligazioni che contengono.
In conclusione, ora esiste un’occasione, che non c’era cinque o dieci anni fa e solo nel 2008 con la crisi di Lehman c’era stata. È un’occasione di investire nel reddito fisso, ma non in quello governativo (che tra l’altro è il più pericoloso, perché dopotutto il debito pubblico Usa è a 34mila miliardi e quello europeo è solo 10mila miliardi). Inoltre, non si parla di comprare titoli che scadono tra 7 o 10 anni, ma tra tre anni, cosa molto più attraente perché meno rischiosa ovviamente.
Dopo la frana continua di due anni di tutti i bonds e obbligazioni varie, in America ora trovi tanti titoli cartolarizzati che pagano molto di più dei titoli di stato. Ma parliamo dei mutui che sono “agency” cioè sono garantiti da agenzie governative come Freddie Mae e quindi hanno rischio come i titoli di stato.
La cosa migliore è affidarsi però a fondi gestiti non da Blackrock o Pimco o altri mega mega società da 10mila o 5mila miliardi, ma società più piccole, dai 10 ai 100miliardi, gestiti da singoli individui che da 20 o 30 anni hanno sempre avuto risultati sopra la media. Questi soggetti, come Jeff Gundlach di DoubleLine o Boaz Weinstein di Saba Capital, sono bravi a comprare obbligazioni cartolarizzate e in più “fondi chiusi” in borsa che le contengono e ora trattano a sconto anche del 10 o 15% sul valore dei titoli che hanno dentro. Combinando queste cose, in uno scenario in cui i tassi di interesse sono saliti di colpo, ma sembra non salgano ancora, in America puoi comprare dei fondi o società quotate che ti possono dare dal 10 al 14% e con meno rischio forse anche degli stessi titoli ti stato (parlando di scadenze sui 3 anni, non 10 anni).
Questo è ora il tema che eccita di più sui mercati finanziari se provi a leggere su Bloomberg e altri media americani. Finalmente tornano i bei tempi in cui si poteva vivere di rendita finanziaria, altro che guerre…
Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 7 novembre 2023