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Sorpresa green pass, il governo rivede la durata: ecco quando scade

Approvato in Consiglio dei ministri il nuovo decreto legge. Draghi: “Italia sempre più aperta”. Siamo sicuri?

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Qualcosina si muove. E rischia di essere una scossa di terremoto per il governo visto che la Lega, per protesta, non ha partecipato al voto con i suoi ministri. Oggi il Cdm ha approvato le nuove (ennesime) regole sulla scuola, sulla zona rossa e sulla durata del green pass. E all’interno ci sono un paio di buone pratiche e altrettante cattive notizie. Quali? Il lasciapassare ce lo terremo in eterno, arriva il “lockdown per no vax” e s’inventano la “discriminazione” tra studenti vaccinati e non vaccinati.

“I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese – ha detto il premier a inizio Consiglio dei Ministri – Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo”. Il premier ha ammesso che le regole da lui partorire, non più di un mese fa, sono “troppo complicate e restrittive” (maddai?). Ha annunciato che si cercherà di limitare al minimo la Dad (vedremo). Ha spiegato che la validità del green pass booster (quindi quello di chi ha tre dosi) “diverrà indefinita”. E soprattutto ha annunciato un mezzo colpo di scena: “Tra i provvedimenti di oggi c’è la decisione di eliminare le restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato”. Il Cdm ha anche deciso di segnare un calendario per il superamento delle restrizioni vigenti. “I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi”. Sarà davvero così?

Le nuove regole sul Covid

Nella pratica, ecco cosa è cambiato.

– Scuola e quarantena

Come al solito, le regole per i genitori e gli alunni sono più complicate di un tetris. Ma almeno un po’ meno dell’1,2,3… stella dell’ultimo decreto.

  1. Asilo e materna: i bambini potranno restare in presenza fino a che ci saranno 4 casi di positività: le maestre invece dovranno indossare la mascherina FFP2 “fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo”. I genitori, in caso di comparsa dei sintomi, dovranno sottoporre il piccolo a un test molecolare o antigenico, anche di quelli fatti in casa.
    Dal quinto caso in poi nella stessa sezione o classe, invece, per cinque giorni tutti i bambini dovranno restare a casa. Attenzione, però: l’accertamento del quinto caso che fa scattare la chiusura deve avvenire entro cinque giorni da quello precedente.
  2. Scuola primaria (elementari): fino a 4 casi di positività in ogni classe, si prosegue in presenza ma tutti (maestre e bambini sopra i 6 anni) dovranno indossare le mascherine FFP2 “fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo”. Resta obbligatorio un test antigenico, anche auto-somministrato, in caso di comparsa dei sintomi.
    Dal quinto caso in poi (se scovato entro cinque giorni dall’ultimo positivo), invece, parte la discriminazione tra vaccinati e non vaccinati:
    – per esenti, vaccinati e guariti da meno di 120 giorni o vaccinati con 3 dosi: continua la didattica in presenza, ma indossando per 10 giorni la FFP2. Per gli esenti dalla vaccinazione servirà una richiesta apposita dei genitori di mandare il figlio a scuola.
    – per non vaccinati, guariti o vaccinati con 2 dosi da più di 120 giorni: didattica a distanza per cinque giorni.
  3. Scuola secondaria di primo e secondo grado (medie e superiori):  con 1 caso di positività, si continua in presenza e tutti devono indossare le mascherine FFP2.
    Con due o più casi di positività (se scovato entro cinque giorni dall’ultimo positivo), scatta la discriminazione:
    – per esenti, vaccinati e guariti da meno di 120 giorni o vaccinati con 3 dosi: continua in presenza ma indossando per 10 giorni la FFP2. Per gli esenti dalla vaccinazione, piccolo appunto: servirà una richiesta apposita dei genitori di mandare il figlio a scuola (se minorenni) o una richiesta diretta degli alunni (se maggiorenni).
    – per non vaccinati, guariti o vaccinati con 2 dosi da più di 120 giorni: didattica a distanza per cinque giorni.

In tutti i casi, resta comunque il divieto di andare a scuola “con sintomatologia respiratoria” (tosse, raffreddore) e con temperatura corporea superiore a 37,5°.

– Durata del green pass

La novità riguarda chi si è già inoculato tre dosi di vaccino (oppure due, più una guarigione). Da oggi in poi avranno il green pass illimitato, o forse bisognerebbe dire “eterno”. “La certificazione verde COVID-19 – si legge nel decreto – ha validità a far data dalla medesima somministrazione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo”.

Dunque quello che sappiamo oggi è che non dovremo preoccuparci di una sua eventuale scadenza. Ma questo suo essere “illimitato” lo rende anche un pericolo: significa, in sostanza, che probabilmente non ce ne liberemo più. Non è che vorranno imporci per sempre di mostrare il passaporto vaccinale ogni volta che entriamo in un locale a berci un caffè?

Cambiano le regole anche per chi guarisce dal covid.

  1. Chi è stato accertato come positivo al Covid oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino viene rilasciata la certificazione verde COVID-19, che ha validità di sei mesi a decorrere dall’avvenuta guarigione.
  2. Chi invece si infetta e guarisce a seguito del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo, verrà consegnato un green pass che ha validità a decorrere dall’avvenuta guarigione senza necessità di ulteriori dosi di richiamo

– Autosorveglianza

Ad oggi chi ha fatto il booster è sollevato dal fare la quarantena in caso risulti contatto di un positivo. Ha solo l’obbligo di monitorarsi e portare la mascherina Ffp2. Queste regole adesso varranno anche per chi è è guarito dopo aver ricevuto due dosi di vaccino.

– Lockdown per i no vax

Buone notizie per i vaccinati, un po’ meno per i reietti no vax: in zona rossa, di fatto viene introdotto il cosiddetto lockdown per i no vax. Il governo infatti ha deciso di eliminare le restrizioni per i vaccinati, lasciando attive le restrizioni solo per chi non s’è immunizzato.

– Regole per chi arriva dall’estero

Il turista che arriva dall’estero, se vaccinato (con prodotto riconosciuto dall’Ema) o guarito e in possesso di un certificato, anche se sono passati più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale (o dalla guarigione) può utilizzare tutti i servizi che agli italiani sono concessi solo con super green pass rafforzato, però previa effettuazione di un test antigenico o rapido. La regola non vale, e dunque è libero di girare, se dopo due dosi il turista si è ammalato e guarito.

Per gli stranieri che si sono sottoposti ad un vaccino non riconosciuto in Europa (vedi Sputnik), invece, “l’accesso ai servizi e alle attività di cui al primo periodo è consentito in ogni caso previa effettuazione di test antigenico rapido o molecolare con esito negativo al virus SARS-CoV-2, avente validità di quarantotto ore dall’esecuzione se rapido o di settantadue ore se molecolare”.