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Sorpresa: i più “no vax” sono i supercolti

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di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi

Nel dibattito sulla vaccinazione di massa per la Covi19 si ripete sui media che chi solleva obiezioni ed esita a vaccinarsi siano soprattutto gli ignoranti, le persone meno istruite. Ci spiace, ma proprio perché chi scrive ha la propensione a informarsi e studiare, abbiamo trovato l’unica ricerca approfondita a livello universitario pubblicata finora che ha esaminato la propensione a vaccinarsi in America per livello di istruzione.

Si tratta dello studio della Carnegie Mellon che ha esaminato un campione di americani tra gennaio e maggio:

Cosa hanno trovato? I professori, gli studiosi, le persone con un livello di istruzione post-universitario e specializzazioni varie sicuramente non hanno problemi con questi vaccini di Pfizer e Moderna (in Usa sono solo Pfizer e Moderna)? Come si può vedere dalla tabella riassuntiva hanno trovato che percentuale più alta di “esitazione a vaccinarsi” (vaccine hesitancy) è tra chi ha un dottorato (PHD).

Chi scrive questi articoli è un professore universitario e uno con un MBA, Master of Business Administration, con dietro libri e migliaia di articoli di vario genere pubblicati negli anni in giornali e siti. Frequentiamo in buona parte persone di livello simile di istruzione e impegnata in dibattiti politici, economici e culturali. Ci sforziamo, come può verificare chi scorra alcuni degli articoli pubblicati anche su questo sito, di fornire innanzitutto dati e fatti documentabili, anche a costo forse di annoiare un poco il lettore. Non ci sembra di vedere nessuno sforzo del genere negli editoriali dei maggiori giornali. Ma siamo confortati dal notare che, a dispetto della pressione del governo e del media in Usa quasi un quarto delle persone con il livello di istruzione più alto (PHD) condivide i nostri dubbi. E non è detto che sia così anche in Italia.