I numeri dicono che è necessario interrompere immediatamente la somministrazione di terze dosi per le fasce 12-39 e 40-59, renderla facoltativa per la fascia 60-79 e per i fragili e “spingere” invece a farla per la fascia degli ultraottantenni. Di conseguenza deve essere rivista tutta la politica del Green Pass, o per meglio dire va eliminato, per le due seguenti ragioni:
1. Il Green Pass non garantisce di essere meno soggetti al contagio con Omicron: i numeri dicono che tutti, vaccinati e non vaccinati di qualsiasi tipologia, hanno le stesse probabilità di contagiarsi, e quindi, di contagiare a loro volta.
2. Il Green Pass, non essendo rinnovabile nel momento in cui si eliminasse il booster per le fasce d’età per le quali risulta dannoso, danneggerebbe proprio chi si è vaccinato con due dosi e sarebbe meglio evitasse la terza.
Finora i numeri potevano non essere così chiari da permettere di prendere decisioni in controtendenza con quelle prese da altri paesi (Israele e UK su tutti) in termini di 3e dosi, ma se la nostra analisi fosse corretta bisognerebbe agire di conseguenza, interrompendo la somministrazione delle 3e dosi per le fasce d’età per le quali si evidenzia un peggioramento delle casistiche medie e gravi (ospedalizzazioni e morti).