Esteri

Elezioni senza sbocco

Spagna, pronto l’inciucio popolari-socialisti

Si fa strada l’ipotesi di un governo Feijóo-Sánchez. Delusione per chi vedeva nel PP un argine alla sinistra.

elezioni Spagna © paiper83 tramite Canva.com

Il patto del Nazareno sbarca in Spagna. Proprio così: dopo oltre un mese dalle elezioni del 23 luglio il Partito Popolare (arrivato primo, al 33 per cento) e il Partito Socialista Operaio Spagnolo (secondo per un’incollatura, al 31,7 per cento) hanno avviato le trattative per la formazione di un governo.

Il bipolarismo in Spagna

Se andasse in porto, l’esecutivo FeijóoSánchez aprirebbe un’inedita stagione politica. La Spagna presenta un’architettura istituzionale che favorisce il bipartitismo e l’alternanza democratica. I governi degli ultimi venti anni sono stati imperniati sulle due principali forze politiche: il PP (cattolico-democratico e conservatore), eventualmente appoggiato dai regionalisti moderati, e il PSOE (socialista e progressista), alleato dell’estrema sinistra.

Dal 2013 sono nati alcuni movimenti che hanno modificato questo assetto. Unidos Podemos, coalizione neo-marxista oggi in Sumar; Ciudadanos, partito d’ispirazione liberale desaparecido, al punto che nemmeno si è presentato alle ultime legislative; Vox, forza nazional-conservatrice nata da una scissione alla destra del PP.

Governo PP-PSOE in arrivo?

Sebbene i nuovi protagonisti dello scenario spagnolo abbiano indebolito i partiti tradizionali di massa, mai si è pensato ad una Grosse Koalition tra popolari e socialisti. Il PP e il PSOE risultano agli antipodi in campo economico e hanno visioni radicalmente diverse in politica interna e nei temi sociali.

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Un’incompatibilità destinata a rimanere tale. Ma che non ferma un inciucio di proporzioni storiche. Alberto Núñez Feijóo ha invitato Pedro Sánchez a sostenere un governo dalla durata di due anni e a sottoscrivere un programma basato su “sei punti di Stato”: rigenerazione democratica, stato sociale, risanamento economico, un patto per le famiglie, un patto nazionale e uno locale sull’acqua.

L’incoerenza di Feijóo

Insomma, una noiosa sfornata di politichese. È facile immaginare la delusione degli otto milioni di spagnoli che vedevano nel PP un argine al sánchismo. Il retrofront dei popolari è sotto gli occhi di tutti: Feijóo ha sparato a pallettoni contro il premier socialista per un’intera campagna elettorale, ma adesso lo implora di formare un gabinetto di larghe intese. Lo stesso Sánchez appare scettico al riguardo.

Il Giano bifronte popolari-socialisti congestionerebbe la Spagna, già gravata dall’ingovernabilità. Ora si capisce perché il PP sia stato rinominato PSOE azul, cioè PSOE azzurro. Un partito senza anima, indistinguibile dai socialisti e subalterno alla sinistra. Che la mossa suicida di Feijóo possa far volare i consensi di Vox?

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