La vicenda incredibile la racconta oggi, sulla Verità, Alessandro Rico. Alla Statale di Milano vige un doppio standard (ovviamente orientato a sinistra) in materia di libertà d’espressione. Il professor Marco Bassani è stato sospeso per un mese senza stipendio a causa di un post, per quanto molto sopra le righe, su Kamala Harris.
Una sorte ben diversa era toccata, a fine 2019, a un altro professore, Luca Bernardini, che sui social aveva esaltato i collettivi che avevano rovesciato i banchetti di Azione universitaria in ateneo: “La prossima volta vi porterò la mia solidarietà antifascista”. Ecco, in quel caso, come segnala Rico, a una mail dei giovani di Azione universitaria, il rettore della Statale rispose che non si poteva intervenire, perché c’è “una certa libertà d’espressione”.
Capito? La libertà d’espressione per gli antifa sì, per chi è contro l’eroina Kamala, no. Allora, cari ragazzi, io vi esorto: piuttosto che affidarvi a questi prof bolliti, fatevela da soli, una cultura.
Nicola Porro, 26 maggio 2021
